Il patron mancava in città dallo scorso 24 agosto e ha fatto il punto della situazione sulla trattativa per la cessione del club e non solo: «Io resterei come consulente, loro sarebbero gli investitori. Alla squadra ho detto che non mi interessa il possesso palla, sotto rete devono avere la giusta cattiveria»
Palermo, blitz di Zamparini in città «Entro dicembre chiudo con Cascio»
«Stiamo andando avanti, non c’è nessun problema. Contiamo di chiudere entro dicembre le operazioni. Ci sono colloqui importanti con il loro gruppo, c’è un piano di investimenti per potenziare la squadra a gennaio, ma soprattutto c’è un piano programmato in cinque anni». Il patron del Palermo, Maurizio Zamparini, torna in città dopo l’ultima visita datata 24 agosto. Il motivo è quello di una visita alla squadra in vista della gara di domani col Novara, ma il patron ne ha approfittato anche per parlare della trattativa per la cessione del club al gruppo di Frank Cascio. «Io resterei come consulente e loro sarebbero gli investitori. Bisogna sempre partire dal presupposto che i milioni da investire nel Palermo non sono venti o trenta, ma sono cento. C’è un patto di riservatezza che abbiamo stipulato con loro, non posso dire nulla. Con Cascio ci siamo già incontrati». L’ipotesi di una nuova offensiva da parte di Paul Baccaglini, comunque, non è del tutto accantonata: «So che i legali di Baccaglini sono in contatto con l’avvocato palermitano Anania dello studio Withers di Milano. Hanno parlato, in ogni caso se portano i soldi non c’è mica problema. La due diligence invece è già chiusa».
Il numero uno del club di viale del Fante ha svelato anche il vero motivo della sua visita a Boccadifalco. «Da tanto tempo – ha spiegato Zamparini – non vedevo i giocatori e la partita di domani è molto importante. Sono proprio le gare contro squadre che sono apparentemente di secondo livello a essere le più difficili e ho fatto presente alla squadra che il Novara è reduce da due vittorie consecutive». Il presidente ha anche provato a chiedere qualcosa ai suoi dal punto di vista caratteriale: «Sono qui per ribadire che la società crede in loro, ai ragazzi ho detto che a me non interessa tanto il possesso palla, ma mi interessa fare gol. Alla squadra ho chiesto di avere quella cattiveria che ci è mancata più volte sotto rete». Bastone e carota da parte di Zamparini nei confronti della squadra: il presidente ha infatti anche ringraziato i giocatori: «Io ringrazio la squadra sia per l’attaccamento, sia per la spalmatura dell’ingaggio che è qualcosa che agevola la società».
Si è poi passati a parlare del mercato di gennaio che la società sta già programmando: «Anche se non ci dovessero essere interventi, la promozione comunque non ci sfuggirebbe. Tedino e Lupo sono già al lavoro, è chiaro che il mercato di gennaio non va fatto solo a gennaio ma adesso ed è quello che stiamo facendo». Sul pronostico iniziale di vincere il campionato con dieci punti di vantaggio, invece, il patron friulano non si tira indietro: «Ne sono ancora convinto, anche perché ci sono squadre più attrezzate rispetto a quando abbiamo vinto con 14 punti di vantaggio. A gennaio interverremo sul mercato soprattutto in attacco, Tedino deve soltanto dire ciò di cui ha bisogno e io interverrò». A breve, infine, ci sarà un’altra tornata di gare delle Nazionali e qualcuno dei rosa potrebbe essere risparmiato in vista di quelle che saranno comunque amichevoli: «Ci spero, ma è molto difficile. Ho già messo in contatto la società con dei miei amici in ambito Nazionali per affrontare la questione. Mi preoccupa la mancanza di altre soluzioni in attacco. Il centrocampo – conclude Zamparini – è un settore in cui abbiamo dei rincalzi e dei ricambi, a gennaio interverremo per potenziare il settore offensivo».