Un ultimatum quello di Palazzo d'Orleans che mira prioritariamente a concludere i lavori del viadotto Scorciavacche, inutilizzabile dal 2014. Le opere riguardano i tratti delle strade statali 121 e 189 fra Villafrati, Vicari e bivio Manganaro
Palermo-Agrigento, la Regione striglia Anas e Cmc «Svolta nei cantieri o procederemo alla rescissione»
Si è svolto al campo base di Villafrati, a Palermo, il tavolo tecnico convocato dagli assessori regionali alle Infrastrutture Marco Falcone, e al Territorio e all’Ambiente Toto Cordaro, per fare il punto sullo sviluppo dei lavori di ammodernamento della strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento. Presenti i tecnici di Anas, guidati dal responsabile per la Struttura territoriale Sicilia Raffaele Celia e dal dirigente area Nuove opere Sicilia Luigi Mupo, e i tecnici del contraente generale Cmc. Sono intervenuti anche i sindaci e commissari dei Comuni di Ciminna, Baucina, Lercara, Vicari, Mezzojuso, Cefalà Diana, Villafrati, Campofelice di Fitalia, Castronovo di Sicilia, Roccapalumba, Bolognetta. Gli esponenti del governo Musumeci hanno condotto un lungo sopralluogo sui diversi fronti di cantiere aperti lungo la Palermo-Agrigento, nei tratti delle strade statali 121 e 189 fra Villafrati, Vicari e bivio Manganaro.
«Dopo il lungo approfondimento e il confronto che abbiamo avviato già da novembre con un vertice a Cefalà Diana, l’impegno che Anas assume oggi – è la posizione congiunta degli assessori Cordaro e Falcone – è quello di compiere una svolta effettiva nelle lavorazioni entro i prossimi due mesi». Un ultimatum, quello della Regione, che arriva perché «è difficile potersi ancora ritenere soddisfatti», hanno continuato gli assessori. «I progressi – ha detto Falcone – dovranno concentrarsi soprattutto nel tratto del viadotto Scorciavacche, inutilizzabile dal 2014, per riconnettere una viabilità resa disagevole e insicura dal prolungarsi all’infinito dei cantieri. Ci rivedremo sul posto, assieme ai sindaci, per tirare le somme. Nel caso il contraente generale non dovesse riuscire a invertire la tendenza neanche stavolta, la Regione – concludono gli assessori – chiederà ad Anas di procedere alla rescissione del contratto».