I rosanero, ancora imbattuti in trasferta, domani in Irpinia proveranno a cancellare la sconfitta interna con il Cittadella. Da superare l'ostacolo Novellino, ex di turno. Cionek e Coronado tornano titolari. Murawski, che quasi certamente sarà sostituito da Gnahoré, ed Embalo sono stati convocati ma entrambi hanno qualche acciacco
Palermo ad Avellino in cerca di riscatto Tedino: «Non vedo l’ora che si giochi»
Si tratta di un déjà vu. Il Palermo, in questo campionato di B, prima della sfida con il Cittadella aveva già assaporato il gusto amaro della sconfitta. E a proposito di déjà vu, i rosanero sarebbero a cavallo se domani reagiranno nello stesso modo in cui hanno risposto dopo il primo ko stagionale rimediato lo scorso 21 ottobre in occasione della gara interna con il Novara. La formazione di Tedino, ancora imbattuta fuori casa e a ridosso della vetta a quota 25 punti, in quella circostanza tornò subito in carreggiata vincendo sul campo del Carpi. Saprà fare la stessa cosa domani nella gara esterna contro l’Avellino? La prova di orgoglio fornita al Cabassi tre giorni dopo il passo falso contro la compagine guidata da Corini deve essere un punto di riferimento per i rosanero, impegnati domani (fischio di inizio alle 15) allo stadio Partenio-Lombardi nella sedicesima giornata del torneo cadetto. A Carpi, il Palermo superò brillantemente l’esame dimostrando che quello con il Novara era stato solo un incidente di percorso. Bisogna capire, adesso, se la squadra avrà la capacità di replicare la situazione che si verificò un mese fa in Emilia.
Un ‘copia e incolla’ del Palermo che vinse al Cabassi potrebbe essere sufficiente ma non vanno sottovalutate alcune variabili. Esempi? L’Avellino, squadra in cui nel campionato di C1 1994/95 giocò l’attuale ds rosanero Lupo, sembra più attrezzato rispetto al Carpi sconfitto dall’undici di Tedino. La trasferta in Irpinia, storicamente difficile come suggerisce ad esempio la sconfitta per 2-1 (fatale, di fatto, alla formazione allora guidata da Di Marzio retrocessa poi in C1) subita il 24 maggio 1992 il giorno dopo la strage di Capaci, è piena di insidie e Novellino, tecnico che durante la breve parentesi sulla panchina del Palermo in A nella stagione 2015/16 non lasciò il segno con uno score di un solo punto in quattro partite, può dare del filo da torcere avendo nel proprio bagaglio gli strumenti per fare lo sgambetto alla sua ex squadra. Chiamata, domani pomeriggio, a superare un test importante contro un avversario che staziona a metà classifica con 19 punti e reduce dal pareggio in trasferta contro una big come il Frosinone.
«Ci aspetta un esame che dovremo affrontare nella maniera giusta – ha spiegato Tedino – lunedì abbiamo preso una sberla e adesso dobbiamo essere noi a darla il prima possibile. Ribadisco che sono io il primo responsabile della sconfitta con il Cittadella perché sono io che guido questo gruppo. Rifarei le stesse scelte dal punto di vista tattico ma riconosco che anche io sono stato sotto tono e che avrei dovuto incidere di più su qualche particolare. Spetta a me alzare l’asticella, molto probabilmente non sono stato bravo a farmi capire». Il tecnico è curioso di vedere che tipo di risposte riusciranno a dare i suoi giocatori dopo il flop con i veneti: «Nella partita di domani dovremo dimostrare di che pasta siamo fatti e anche per questo motivo non vedo l’ora che si giochi. Affrontiamo una squadra fortissima sul piano caratteriale, una delle più abituate in questo campionato a vivere i momenti di difficoltà di una partita dai quali si riprende in maniera eccellente».
Sono ventidue i convocati. Nell’elenco (di cui fa parte anche il centrocampista della Primavera, Santoro) figurano sia Murawski che Embalo ma entrambi non sono nelle migliori condizioni. Il polacco, che in questa settimana non si è mai allenato in gruppo, è alle prese con una infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio. L’esterno della Guinea-Bissau, invece, questa mattina non ha potuto svolgere la rifinitura a causa di un problema ad una caviglia. I due rosanero sono tra gli effettivi ma con ogni probabilità partiranno dalla panchina. Murawski, a meno che non recuperi in extremis, sarà sostituito nel ruolo di mezzala destra da Gnahoré, provato tra i titolari sia ieri che oggi nel giorno della vigilia. Embalo, invece, è destinato a perdere il ballottaggio con Aleesami sull’out sinistro, settore del campo in cui il numero 11 ha agito nella gara esterna contro la Cremonese e con cui domani, se fosse stato al top, avrebbe potuto riprendere confidenza dato che a supporto di Nestorovski tornerà Coronado nel 3-5-1-1 disegnato da Tedino. E tornerà a giocare dal primo minuto anche Cionek, escluso come il fantasista brasiliano dall’undici iniziale nel match con il Cittadella.
Oltre a Balogh, i cui test funzionali e diagnostici effettuati ieri al Policlinico dello Sport di Monza hanno evidenziato una buona condizione muscolo-scheletrica e fornito segnali incoraggianti in merito al suo programma di recupero, in attacco è indisponibile anche Monachello. L’ex Atalanta, che martedì ha interrotto l’allenamento a causa di un risentimento alla coscia sinistra, dovrà stare ai box per venti giorni. Gli esami strumentali a cui è stato sottoposto nella giornata di ieri hanno evidenziato una lesione di secondo grado del vasto laterale.