I rosanero hanno superato in scioltezza l'FC Schulz a Bad Kleinkirchheim. Sugli scudi Rigoni e Trajkovski autori di una doppietta. Tra i nuovi acquisti, a segno anche Benali ed Hiljemark. Il patron, che ha assistito al match, fa il punto sul mercato
Palermo, 11 gol nel primo test stagionale Zamparini: «Difensore? Tre le opzioni»
L’esordio stagionale del Palermo è «bagnato» da una pioggia di gol. Nella prima amichevole del ritiro precampionato, disputata allo «Sportarena» di Bad Kleinkirchheim, i rosanero si sono imposti sull’FC Schulz con il punteggio di 11-0. Otto gol nel primo tempo, tre nella ripresa: sono confortanti le prime risposte della squadra che, nonostante i carichi di lavoro, ha mostrato verve e buone trame di gioco. La prima marcatura stagionale porta la firma di Vazquez abile, dopo sei minuti, a superare il portiere avversario sfruttando un cross di Rispoli. I riflettori erano puntati in particolare sui nuovi acquisti. E anche in questo caso i segnali sono positivi. In evidenza soprattutto Trajkovski che, subentrato a Vazquez al 25’, ha lasciato il segno tra il 32’ e il 35’ con una doppietta. Nel tabellino dei marcatori sono entrati anche Benali, autore del 9-0 al 5’ della ripresa, e Hiljemark che all’80’ (su assist di Benali) ha fissato il risultato sul definitivo 11-0. Non c’è stato il timbro di Cassini ma l’attaccante brasiliano, in campo nel secondo tempo, si è messo ugualmente in luce con un paio di spunti interessanti.
Evidenti, in ogni caso, i punti di contatto con il Palermo dello scorso anno. Una continuità sancita, ad esempio, dalla scelta del modulo (Iachini per 74 minuti ha disegnato il Palermo con il 3-5-2), dall’attitudine offensiva dei centrocampisti (da segnalare nella prima frazione di gioco la doppietta di Rigoni e l’acuto di Chochev) e dalla «fame» di Belotti, a segno alla fine del primo tempo.
Al festival del gol hanno partecipato anche Andelkovic e il Primavera Pirrello, schierato nella seconda frazione di gioco come esterno destro nella linea a cinque di centrocampo. Gli input lanciati dal gruppo hanno soddisfatto il tecnico Iachini: «C’è ancora tanto da lavorare -ha detto – abbiamo fatto carichi importanti. Mi aspettavo tanto impegno e volevo capire cosa hanno recepito i nuovi. C’è da lavorare ma le indicazioni ci sono. Trajkovski e Benali? Sono qui dal primo giorno – ha aggiunto – sappiamo quanto è stato importante il lavoro e siamo felici della loro predisposizione a imparare».
All’amichevole ha assistito anche il presidente Zamparini. Il numero uno del club di viale del Fante ha fornito degli aggiornamenti in merito alle trattative di mercato dei rosanero: «Avevo parlato di ciliegine, una è arrivata (Hiljemark, ndr), le altre sono quasi mature e stiamo per staccarle. Stiamo seguendo tre difensori – ha proseguito – uno dei quali è Gyomber, gli altri due sono Tonelli ed un altro giocatore straniero. Manca un difensore ma il campionato inizia tra più di un mese e non abbiamo tantissima fretta». Zoom anche sull’attacco: «Abbiamo alcune opzioni molto buone (in prima fila Defrel del Cesena e Araujo in forza al Las Palmas, ndr), vedremo quello che succederà. E anche l’affare Calleri è ancora in piedi. Belotti? Mi ha chiamato Cairo (presidente del Torino, ndr) e me lo ha chiesto. L’ho ringraziato per l’interessamento ma gli ho detto che Belotti me lo tengo e non ci penso neanche a cederlo.Tra 15-20 giorni gli scenari potrebbero cambiare ma non credo succederà. Non vedo il motivo per cui dovrei cedere Belotti che, se esplode, tra due anni avrà un valore di 20-25 milioni, Non sono in tanti ad avere questi margini di crescita».
Zamparini è fiducioso sulle prospettive della squadra: «Stiamo concludendo alcune operazioni cercando di risparmiare qualcosa. Avremo una squadra che per il 50 per cento sarà più forte di quella dell’anno scorso. Abbiamo puntato su giovani di qualità, elementi che dovranno cercare di soffiare il posto ai titolari». E in uscita? Ha le valigie in mano il difensore Terzi: «Non gioca per evitare il rischio che si faccia male, stiamo chiudendo per la sua cessione allo Spezia». Sul fronte centro sportivo, inoltre, l’amministrazione di Carini potrebbe aprire qualche spiraglio: «Sto alla finestra a vedere l’evoluzione degli eventi – ha concluco – non sono più affari miei».