Palagonia, vandalizzati gli alloggi popolari La ripicca degli ex occupanti abusivi

Giganteschi buchi alle pareti, impianti elettrici asportati, impianti idraulici otturati con la schiuma, porte rubate. Sono solo alcuni dei danni che il sindaco di Palagonia Valerio Marletta e alcuni cittadini si sono trovati davanti negli alloggi popolari di contrada Grassurelle, appena sgomberati dagli occupanti abusivi. «Da un mese mi spendo in prima persona e questo è il ringraziamento», commenta il primo cittadino. Che in una infuocata nota su Facebook minaccia denunce contro questa «gente senza nessuna dignità, nemici di chi ama questo disgraziato paese». Protagonisti, tra l’altro, di un’occupazione a suo tempo – e sotto una diversa amministrazione – chiacchierata perché avvenuta senza alcuno scasso.

La vicenda comincia circa un mese fa quando Comune e occupanti stringono un patto per uno sgombero il più possibile civile di dieci dei 12 alloggi popolari di contrada Grassurelle. «Abbiamo promesso di evitare il ricorso alle forze dell’ordine, abbiamo garantito il trasloco dei mobili nelle nuove case con una ditta specializzata, abbiamo offerto piccoli sussidi per pagare le caparre per i nuovi alloggi e io stesso, insieme ai carabinieri, ho mediato per convincere i proprietari degli immobili ad affittare agli ex occupanti», racconta Marletta. Ma il risultato non è stato quello sperato. Giusto il tempo di ricevere indietro le chiavi ed ecco la scoperta. «Solo pochi hanno rispettato i patti, riconsegnando in stato decente gli appartamenti», scrive il sindaco. Che aggiunge a CTzen: «Su dieci alloggi, solo tre sono ancora abitabili».

Gli altri sono stati vandalizzati per ripicca. Scritte sui muri con la dedica «Buona permanenza», schiuma nei tubi «che significa andare a bucare tutto», cavi divelti, interruzione dell’allaccio dell’acqua, porte e infissi rubati. Senza contare i grandi buchi nelle pareti. «In una sola casa, per sistemarla, servono almeno 50mila euro», spiega Marletta. Soldi che il Comune, già in dissesto, non ha. «Per le case in condizioni migliori, diciamo così, abbiamo previsto con i nuovi assegnatari di scorporare dall’affitto l’equivalente delle spese di ristrutturazione, che sosterranno loro», continua il primo cittadino palagonese.

Nuovi affittuari tra cui «qualcuno che, appena entrato e visto lo stato della casa, si è sentito male». Trovandosi davanti un appartamento devastato che doveva essere la fortuna di una decina di famiglie su 47 che avevano partecipando al bando del 2010, curato dalla passata amministrazione. «Un bando, tra l’altro, anche poco pubblicizzato», commenta l’attuale sindaco. Che ora promette denunce e non contro ignoti: «La denuncia per furto arriverà a tutti gli occupanti degli appartamenti danneggiati – annuncia – E intendo anche addebitare a loro le spese di circa duemila euro a trasloco». Ma intanto resta da vigilare sul destino degli ultimi due alloggi da sgomberare e per i quali Marletta non nasconde preoccupazione.


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L'amministrazione aveva scelto un metodo morbido per liberare dieci alloggi su 12 da riassegnare. Niente forze dell'ordine, trasloco a spese del Comune, la mediazione del sindaco Valerio Marletta per i nuovi affitti. Eppure, dopo la consegna delle chiavi, le case si presentano quasi distrutte, tra buchi, tubi divelti e porte rubate. «Per questa gente senza dignità partirà una denuncia», annuncia il primo cittadino. Guarda le foto

L'amministrazione aveva scelto un metodo morbido per liberare dieci alloggi su 12 da riassegnare. Niente forze dell'ordine, trasloco a spese del Comune, la mediazione del sindaco Valerio Marletta per i nuovi affitti. Eppure, dopo la consegna delle chiavi, le case si presentano quasi distrutte, tra buchi, tubi divelti e porte rubate. «Per questa gente senza dignità partirà una denuncia», annuncia il primo cittadino. Guarda le foto

L'amministrazione aveva scelto un metodo morbido per liberare dieci alloggi su 12 da riassegnare. Niente forze dell'ordine, trasloco a spese del Comune, la mediazione del sindaco Valerio Marletta per i nuovi affitti. Eppure, dopo la consegna delle chiavi, le case si presentano quasi distrutte, tra buchi, tubi divelti e porte rubate. «Per questa gente senza dignità partirà una denuncia», annuncia il primo cittadino. Guarda le foto

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