Palagonia, ancora caccia all’uomo che guidava Marcia indietro su tavoli ribaltati di via Savona

«Sembrava la scena di un film». Chi ha visto le immagini riprese dalla telecamera di sorveglianza di un’abitazione di via Savona non esita a raccontarle come un momento «agghiacciante». L’automobile imbocca la strada chiusa a velocità sostenuta, travolge la tavolata a cui era seduto un intero nucleo familiare e alcuni amici, fa marcia indietro e ripassa sullo stesso punto una prima volta, poi ingrana la prima, va ancora avanti e poi di nuovo indietro, prima di fuggire. Del conducente del veicolo, il vicino di casa 50enne G. F., non c’è ancora traccia. La macchina, però, è stata ritrovata dai carabinieri che indagano. Sono queste le ultime novità su quanto accaduto ieri, intorno alle 22.10, a Palagonia, nel Calatino. Una donna anziana è stata uccisa, altre sette persone sono state trasferite in diversi ospedali della provincia di Catania: il Gravina di Caltagirone, il Cannizzaro e il Vittorio Emanuele di Catania

Uno dei pazienti portati nella struttura sanitaria calatina è stato dimesso in mattinata, al Cannizzaro un bambino di nove mesi è ricoverato nel reparto di Pediatria ma è praticamente illeso. Nell’area dell’emergenza-urgenza, dicono dal presidio sanitario, è stata trattata anche una sua parente di circa 60 anni, con soltanto una frattura alla rotula. Degli altri feriti nessuno dovrebbe essere in pericolo di vita: fratture, contusioni, ma tutti salvi. Ieri notte a Palagonia è arrivato il magistrato della procura di Caltagirone che sta seguendo il caso. Assieme a lui, gli uomini della scientifica che hanno raccolto le prove e gli investigatori che hanno prelevato i video delle telecamere di sorveglianza. «Riteniamo che il movente non sia riconducibile a una lite tra vicini», dichiara a MeridioNews il procuratore capo di Caltagirone Giuseppe Verzera. «In base ai primi accertamenti che abbiamo svolto – continua il magistrato – non ci sono elementi per sostenere questa tesi».

L’intero paese, intanto, è sconvolto. «Proclamare il lutto cittadino forse è troppo poco», dichiara a MeridioNews il sindaco Salvatore Astuti, arrivato sul posto poco dopo il fatto e rimasto lì fino a dopo le due del mattino. Secondo quanto si apprende, le vittime si trovavano tutte insieme per una cena in compagnia. Erano in strada, tavoli e sedie tra il marciapiede e la carreggiata. G. F., che ancora le forze dell’ordine non sono riusciti a rintracciare, abita insieme alla madre nella palazzina accanto a quella delle vittime. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo sulle ricerche, che proseguono da ieri notte senza sosta. I posti di blocco in tutta la città finora non sono serviti.


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