A impugnare l'arma modificata è stato S.I., che agli agenti ha detto di portare con sé un'arma nell'eventualità di difendersi da alcune persone con cui da tempo ha questioni irrisolte. Insieme a lui sulla Fiat Cinquecento c'era anche il 22enne R.C.
Pachino, due arresti dopo ferimento del 19enne Un 25enne sostiene di avere sparato per errore
Un colpo partito per sbaglio da una pistola modificata, portata con sé perché per timore di doversi difendere da persone con cui da tempo ha questioni irrisolte. Questa la versione data alla polizia da S.I., il 25enne che, giovedì pomeriggio a Pachino, ha sparato a un 19enne in bicicletta, ferendolo a un gluteo. Il giovane è stato arrestato insieme al 22enne R.C, con l’accusa di tentato omicidio.
Questa la ricostruzione fatta dagli investigatori: S.I., dopo essere uscito di casa per andare in un bar, si sarebbe accorto di essere seguito da alcune persone e avrebbe chiesto a R.C. di raggiungerlo in auto per andare via. Una volta a bordo della Fiat Cinquecento del 22enne, i due si sarebbero mossi per Pachino fino a quando, in via Torino, sarebbe partito il colpo di pistola.
A impugnare l’arma sarebbe stato S.I., ma il 25 enne ha sostenuto di non avere avuto intenzione di sparare. Dopo il ferimento, la coppia sarebbe scappata via. In particolare, il 25enne si sarebbe fatto accompagnare a Ragusa, dove poi è stato trovato dagli agenti a casa di parenti. L’arma, invece, sarebbe stata gettata in mare nella zona di contrada Bove Marino. Il provvedimento di fermo emesso dai magistrati prevede la detenzione in carcere per S.I., mentre per il 22enne alla guida sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Il giovane ferito è stato dimesso sabato scorso dall’ospedale Trigona di Noto, dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico.