C’è chi inizialmente era un po’ scettico sul reale ritorno a casa di Cesare Basile. Si poteva pensare, cioè, che anche se di recente il suo domicilio è tornato ad essere catanese dopo 7 anni di Milano, lui potesse rimanere legato alla scena musicale lassù, quella legata agli Afterhours, al Paese è reale (compilation di band ed artisti sotto l’egida di Manuel Agnelli), ai club del nord, al rock che conta. E invece no, Basile è tornato per fare davvero le cose in Sicilia. Lo dimostra il progetto L’Arsenale, una confederazione siciliana di musicisti e artisti che ha deciso di mettersi assieme e produrre contenuti e strutture in Sicilia, dalla Sicilia. Lo dimostra il programma radiofonico su Radio Zammù intitolato “Finalmente a casa” (ogni giovedì alle 19), condotto da Basile con Emiliano Cinquerrui (Dog a Dog), che è un po’ un avamposto della confederazione, oltre che un’occasione settimanale per parlare dell’Isola nelle sue controverse convergenze politico-culturali.
Dunque Basile resta qui, riparte da qui perché, come lui stesso ha detto: «se ce ne andiamo perché mancano professionalità, occasioni e strutture, perché non le creiamo noi? Con L’Arsenale – ha spiegato – vogliamo mettere in piedi agenzie di booking, uffici stampa o coinvolgere chi già lo fa all’interno di una struttura di partecipazione». E L’Arsenale è già partito alla grande mettendo in piedi proprio il tour di Cesare in occasione del nuovo disco “Sette Pietre Per Tenere il Diavolo a Bada” (in uscita oggi per Urtovox), un disco che profuma di terra e di Sicilia. Ovunque in Sicilia è tour siciliano, solo siciliano, installato in «locali, bar, associazioni, case private, cortili: Ovunque sia possibile fare musica. Perché ovunque in Sicilia è possibile organizzare un concerto, vedersi, raccontare».
Un giro non convenzionale che la Trinacria l’abbraccerà tutta e che partirà il 15 aprile con la tappa di Ragusa. Poi ecco Siracusa (16/4), Siculiana (AG) (20/4), Palermo (22/4), Trapani (23/4), Agrigento (24/4), Furnari (25/4), Alcamo (29/4), Mazzarino (6/5), Licata (7/5), Messina (14/5), Enna (21(5) e, naturalmente, Catania (27/5). Dunque ecco che forse inizia a muoversi qualcosa dal punto di vista della reazione culturale in Sicilia. Basile, con tutti quelli dell’Arsenale (hanno già aderito Marta Collica, Sonia Brex, Tazio Iacobacci, Marlowe, Pan del diavolo, Marta sui tubi, Dimartino e molti altri), hanno deciso di «non essere emigranti per tutta la vita e di ritornare a viaggiare via dalla Sicilia con il gusto del viaggio, quello cioè motivato sempre da un ritorno a casa».
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