Liste d’attesa interminabili, carenza di personale e reparti a rischio chiusura, riorganizzazione degli uffici, e poi il problema della gestione dell’ospedale dei bambini ritenuta carente. Sono alcuni dei temi che interessano l’Arnas Civico di Palermo e che saranno discussi domattina dalle 11,30 nell’aula multimediale. L’incontro è stato promosso dai rappresentanti sindacali aziendali Giuseppe Pizzo della […]
Ospedale Civico, domattina assemblea dei lavoratori
Liste d’attesa interminabili, carenza di personale e reparti a rischio chiusura, riorganizzazione degli uffici, e poi il problema della gestione dell’ospedale dei bambini ritenuta carente. Sono alcuni dei temi che interessano l’Arnas Civico di Palermo e che saranno discussi domattina dalle 11,30 nell’aula multimediale. L’incontro è stato promosso dai rappresentanti sindacali aziendali Giuseppe Pizzo della Uil Fpl, Vincenzo Augello del Nursind, Mario Di Salvo della Fials-Confsal e Giuseppe La Barbera del Nursing Up. A sostegno dell’iniziativa si sono schierati Aurelio Guerriero, segretario territoriale del Nursind, e Biagio Paradiso e Pippo Piastra, coordinatore regionale degli infermieri della Uil Fpl. Le sigle hanno proclamato lo stato di agitazione del personale.
Nel frattempo alla vigilia dell’assemblea arrivano già i primi risultati. L’azienda Arnas Civico ha prorogato i contratti a 128 lavoratori a tempo determinato per tutto il 2019, ma i sindacati chiedono anche soluzioni a tutela degli altri lavoratori precari che stanno dando un grosso contributo all’azienda. Per quanto riguarda invece le prestazioni intramoenia, da otto mesi erano bloccate nonostante garantiscano l’incasso diretto all’azienda. I pagamenti erano fermi ad aprile e adesso sono state sbloccate le somme fino al 31 agosto scorso per un importo che complessivamente arriva a circa 420 mila euro. Inoltre l’azienda ha comunicato che è in corso la progettazione dei lavori che consentiranno ai dipendenti di fruire dei parcheggi aziendali. “Restano comunque tanti altri problemi irrisolti da affrontare – dicono i sindacati – dalle progressioni economiche alla carenza di personale, senza dimenticare la necessità dell’apertura di un tavolo di contrattazione decentrata. Per questi e altri motivi di primaria importanza sarà un’assemblea partecipata nel corso della quale saranno valutate tutte le azioni da intraprendere a tutela dei lavoratori e della salute degli utenti”.