SI ALLARGA SEMPRE PIU’ IL DIVARIO TRA RICCHI E POVERI. MENTRE IL PATRIMONIO PUBBLICO EVAPORA A VANTAGGIO DELLE PRIVATIZZAZIONI
di Pietro Ancona
I Governi in tutto l’Occidente capitalistico hanno abbandonato impegni e progetti di benessere generale. Non desiderano la piena occupazione, ma il mantenimento dello stato attuale di cose in cui i lavoratori non hanno più alcun potere contrattuale e sono totalmente alla mercé degli imprenditori.
A quanto pare, hanno scoperto la possibilità di avere un consenso basato sulla paura. Governano più facendosi temere che amare.
C’è stato un tempo in cui la Francia, l’Italia, i Paesi scandinavi, l’Olanda, l’Inghilterra rivaleggiavano tra loro per consumi interni, welfare, salari soddisfacenti, pensioni…
In Italia le pensioni erano calcolate sull’ottanta per cento dei salari dell’ultimo quinquennio lavorativo. Questo non più di una ventina di anni fa.
Ora è tutto finito: il capitalismo ha scoperto di poter ottenere il consenso della classe media facendo politiche di grande avarizia sociale e generando un profondo burrone tra i ricchi ed i poveri.
Gli Stati nazionali sono soggetti a cure terribili di dimagrimento. Evapora il patrimonio pubblico a vantaggio di privatizzazioni. La società perde il baricentro pubblico e le distanze sociali diventano enormi.
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