Non è passata inosservata la dichiarazione rilasciata ieri dal sindaco di palermo, leoluca orlando, in occasione delle celebrazioni della festa della liberazione.
Orlando ricorda i Fasci siciliani. “Bene, ora cambi nome alle vie intitolate ai macellai. A cominciare da Crispi…”
Non è passata inosservata la dichiarazione rilasciata ieri dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in occasione delle celebrazioni della Festa della Liberazione.
Oltre alle frasi di rito, infatti, il primo cittadino del capoluogo siciliano, ha fatto riferimento ai Fasci dei lavoratori siciliani del 1891: “Lamministrazione comunale continua il suo percorso di tutela della memoria storica ricordando, per la prima volta, sia i martiri di Cefalonia e della Resistenza, giunto al 70esimo anniversario, sia le vittime del Movimento dei Fasci Siciliani, che celebra questanno il 120esimo anniversario ha detto Orlando.
L’amministrazione comunale, tra l’altro, ieri, ha intitolato ai Fasci un largo nel quartiere palermitano di Bonagia: “La dedica toponomastica è un risarcimento alla memoria a questo movimento che si e battuto per la giustizia sociale e che va ricordato anche per la grande eredita politica e culturale che ha trasmesso alla storia delle nostra Regione” ha dichiarato l’assessore comunale, Giusto Catania.
Sia le parole di Orlando che la dedica toponomastica, sono stati salutati con soddisfazione da tutti quei siciliani che lottano da anni affinché la Sicilia ritrovi la sua memoria storica, anche se la scelta di un quartiere periferico per rendere onore ai lavoratori siciliani massacrati dallo Stato italiano, non convince. Così come non convince la perseveranza nel continuare a mantenere le dediche di arterie principali della città agli assassini. Come Francesco Crispi, ascaro siciliano che fece massacrare i contadini dei Fasci, nel suo ruolo di Presidente del Consiglio.
Un particolare sul quale, non a caso, si sofferma il Professor Massimo Costa, tra i principali esperti in tema di Autonomia e storia siciliana: “Anziché dedicare una delle maggiori arterie principali ad un rappresentante delle élite, che da Roma mandava lesercito a sparare contro i contadini e gli operai siciliani che lottavano per la loro dignità e per la loro sopravvivenza (Francesco Crispi), perché non dedicarla ai Fasci Siciliani? Non avremo mai memoria storica se dedichiamo le nostre strade ai nostri carnefici, anziché ai nostri eroi. Orlando ribattezzi la Via Francesco Crispi in Via dei Fasci Siciliani. E che facciano così tutti i Comuni dellIsola. Questo sarebbe un primo vero segnale che la Liberazione può arrivare anche a questa Terra martoriata”. (as)
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