Orfei, il circo con gli animali in un’area privata «Per il regolamento comunale si aspetta il Prg»

Dopo dieci anni torna a Catania il
circo Orfei, «l’unico con 100 animali», come è scritto a caratteri cubitali nel manifesto che pubblicizza l’evento in giro per la città e anche sui social. Il tendone resterà montato, dal 18 ottobre al 17 novembre, nella zona dell’ospedale Garibaldi nuovo

Con un provvedimento della direzione Sviluppo attività produttive del Comune di Catania è stato concesso il nulla osta per l’installazione della struttura circense nell’area privata di via Martiri delle Foibe. La richiesta era stata presentata lo scorso settembre da Tayler Martini, il titolare dell’omonima ditta individuale per l’installazione della struttura del circo Nelly Orfei. «Tantissime novità – scrivono per pubblicizzare l’evento sulla pagina Facebook – l’unica domatrice di leoni in Italia. Le magnifiche tigri bianche e, in esclusiva, la donna laser e il trasformers bumblebee». 

Nessuna novità invece da parte dell’amministrazione comunale che non ha ancora individuato le aree pubbliche da destinare alle attività dello spettacolo viaggiante e i relativi criteri di assegnazione. «Il circo Orfei – spiega a MeridioNews Ludovico Balsamo, assessore alle Attività produttive – è stato autorizzato, dopo il parere favorevole della commissione di vigilanza, su un’area privata. Esattamente come il Comune di Catania fa dal 1968 in poi dopo avere controllato questioni di sicurezza e viabilità». Un procedimento che accerta solo l’idoneità dell’area selezionata ma che non necessita del regolamento comunale. «Per la stesura di quest’ultimo – aggiunge l’assessore – stiamo aspettando che si definiscano aspetti importanti che determineranno la destinazione delle aree in virtù di quanto previsto dal futuro Prg e, di conseguenza, del piano commerciale urbano».

Un sistema per ridisegnare la città anche sulla base delle aree da individuare non solo per gli spettacoli viaggianti ma anche per le aree food. «Delle zone, insomma – chiarisce Balsamo – da destinare anche ai vari paninari disseminati in giro per la città». Aree che devono restare rigorosamente fuori dal centro storico. Insomma, il circo come un panino porchetta e formaggio. «Nessun problema legato all’aspetto etico del circo con gli animali», precisa l’assessore.

L’anno scorso una decina di richieste dello stesso tipo erano state rigettate dagli uffici comunali etnei. E qualche anno fa, addirittura, era stata la ditta Fraggetta & C., gestore delle spiagge libere etnee, a scavalcare il Comune e dare l’autorizzazione al circo Orfei sul litorale sabbioso cittadino, accanto alla spiaggia libera numero 1.


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