Ci sono anche il sindaco di Paternò, un assessore della sua giunta e un ex assessore tra le persone indagate nell’ambito dell’operazione Athena. Il reato ipotizzato – in concorso con due presunti esponenti del clan Morabito, Vincenzo Morabito e Natale Benvenga – è di scambio elettorale politico-mafioso. L’indagine sulle aste che sarebbero state pilotate è […]
Foto della pagina Facebook Nino Naso
Operazione Athena, indagati anche il sindaco di Paternò e un assessore. Arrestato un ex assessore
Ci sono anche il sindaco di Paternò, un assessore della sua giunta e un ex assessore tra le persone indagate nell’ambito dell’operazione Athena. Il reato ipotizzato – in concorso con due presunti esponenti del clan Morabito, Vincenzo Morabito e Natale Benvenga – è di scambio elettorale politico-mafioso. L’indagine sulle aste che sarebbero state pilotate è partita proprio dalla denuncia di un imprenditore di Paternò, nel Catanese, che sarebbe stato minacciato da alcuni mafiosi per farlo ritirare dalla vendita all’asta di un lotto di terreni. Le indagini trattano però anche di presunte infiltrazioni nel voto delle scorse elezioni amministrative a Paternò, con un presunto aiuto del clan Morabito ai tre politici indagati.
Per il sindaco di Paternò, Nino Naso, e per l’assessore Salvatore Comis la procura aveva chiesto un provvedimento cautelare, che però è stato rigettato dal giudice per le indagini preliminari. L’ex consigliere comunale ed ex assessore Pietro Cirino è stato invece arrestato e ora si trova in carcere. Il gip ritiene sia da escludere la presenza dei necessari gravi indizi di reato per la posizione del sindaco Naso. Secondo il giudice per le indagini preliminari l’assunzione di due persone vicine alla cosca in un’azienda che si occupa di rifiuti e il presunto sostegno elettorale «non appaiono prospettabili» e – citando un provvedimento della Corte di cassazione – ricorda che perché si configuri il reato di scambio elettorale politico-mafioso è necessaria «la prova che l’accordo contempli l’attuazione, o la programmazione, di un’attività di procacciamento di voti con metodo mafioso».