Colpo di scena dopo giorni di stallo della nave davanti al porto di Lampedusa. Nelle stesse ore in cui il premier Giuseppe Conte annunciava le dimissioni in Senato, un vertice era in corso nella Capitaneria di Porto dell'Isola
Open Arms, la Procura dispone il sequestro Evacuazione immediata dei profughi a bordo
La procura di Agrigento ha disposto il sequestro della nave della Open Arms ferma davanti a Lampedusa e l’evacuazione immediata dei profughi a bordo. La decisione è stata presa al termine di un vertice che si è svolto alla Capitaneria di Porto di Lampedusa tra il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, che nel pomeriggio aveva fatto una ispezione sulla nave con uno staff di medici, e i vertici della Capitaneria.
I Pm indagano anche per omissione di atti d’ufficio, un reato previsto dall’articolo 328 del codice penale, che punisce «il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni».
Il sequestro preventivo dell’imbarcazione, ferma da giorni davanti a Lampedusa con i profughi a bordo, è stato disposto «per evitare che il reato sia portato a ulteriori conseguenze». Il fascicolo sarebbe a carico di ignoti: i magistrati stanno ricostruendo la catena di comando per risalire a chi ha impedito lo sbarco dei profughi che, dopo la decisione dei pm, verranno fatti scendere a terra.