Il 20enne è ritenuto il responsabile materiale dell'aggressione per avere dato fuoco all'anziano. Insieme a lui, quella notte, c'era anche il 21enne Marco Gennaro che, lo scorso luglio, è stato condannato a dieci anni di reclusione
Omicidio Scarso, condannato a 20 anni uno dei giovani L’anziano picchiato e bruciato morì dopo lunga agonia
La corte d’Assise di Siracusa ha condannato il ventenne Andrea Tranchina a 20 anni di carcere. II giovane è accusato dell’omicidio di Pippo Scarso, l’80enne che nella notte tra l’1 e il 2 ottobre del 2016 fu sorpreso nel sonno nella sua abitazione, aggredito e bruciato. Il pensionato è morto dopo due mesi di agonia all’ospedale Cannizzaro di Catania. Tranchina quella notte era insieme a Marco Gennaro, 21 anni, condannato a dieci anni di reclusione, nel luglio dello scorso anno, al termine del processo celebrato con il rito abbreviato.
Il giovane, ritenuto il responsabile materiale dell’aggressione per aver dato fuoco all’anziano, ha collaborato durante la fase delle indagini. Il gup, inoltre, ha condannato a quattro mesi anche Sebastiano Amorelli, amico dei due, che è accusato solo di stalking perché non avrebbe partecipato quella sera alla spedizione contro l’anziano anche se sarebbe stato presente negli episodi precedenti del 28 e del 30 settembre.
Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, l’anziano sarebbe deceduto per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute in conseguenza all’aggressione subita quella notte da Tranchina e Gennaro. Mentre la vittima dormiva, l’avrebbero cosparsa con liquido infiammabile e avrebbero poi dato fuoco provocando delle ustioni di secondo e terzo grado su varie parti del corpo dal cuoio capelluto al collo fino alla spalla sinistra. L’anziano sarebbe poi morto in seguito a uno shock settico e a una sindrome da grave infezione polmonare.