L'agguato che ha portato alla morte di Florin Dinu e al ferimento di un ragazzo marocchino ha coinvolto anche un altro cittadino romeno, che però non sarebbe stato ricoverato al pronto soccorso. Al centro degli accertamenti della magistratura anche il possibile coinvolgimento nell'omicidio di un secondo uomo
Omicidio in via Costarelli, c’è anche un terzo ferito Al vaglio degli inquirenti la presenza di due italiani
Un nuovo tassello si aggiunge al puzzle dell’agguato mortale a Florin Dinu, il 26enne romeno colpito al fianco da alcune pallottole calibro nove, insieme a un 23enne marocchino, all’esterno della discoteca Onda latina in via Scuto Costarelli. Come conferma la difesa della persona fermata dai carabinieri, M.V. – l’italiano medicato per ecchimosi facciali -, oltre ai due ragazzi è stato colpito un terzo cittadino romeno. Quest’ultimo, a causa della lieve entità delle ferite, non sarebbe stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele.
Le accuse a carico del fermato, per il quale si attende domani il decreto di convalida, sono l’omicidio di Florin Dinu e il tentato omicidio di due persone. Al centro della valutazione dei magistrati ci sarebbe inoltre il possibile coinvolgimento di una seconda persona nell’assalto. Una versione che potrebbe coincidere con quanto raccontato raccontato a MeridioNews dal fratello della vittima, Ovidiu Dinu, che sarà chiamato come testimone nel procedimento penale che nascerà in questi giorni.
L’uomo parla infatti di due «ragazzi che parlavano italiano» arrivati nel locale notturno con l’intento di «insultare le nostre donne». Un gesto che, come racconta lo stesso Dinu, ha suscitato le ire dei suoi connazionali e ha portato al pestaggio di entrambi. Uno dei due, stando sempre alle parole del cittadino romeno, sarebbe poi «fuggito via, mentre l’altro è stato portato fuori».