Carmelo Bellavia, 50 anni, già condannato per favoreggiamento senza l’aggravante mafiosa, è stato assassinato con colpi d’arma da fuoco a Favara, paese a 10 chilometri da Agrigento.
La vittima è il padre di Calogero Bellavia, 25 anni, vivandiere del boss agrigentino Gerlandino Messina, 44 anni, arrestato a Favara il 23 ottobre 2010 e ritenuto il capo di Cosa nostra in provincia di Agrigento.
Proprio seguendo il giovane, gli investigatori riuscirono a localizzare il covo del superlatitante, in via Stati Uniti. L’omicidio è avvenuto in via Fausto Coppi, all’interno di un magazzino utilizzato come deposito da Bellavia che svolgeva l’attività di rivenditore di bibite.
I sicari hanno crivellato con diversi colpi di pistola la vittima; gli investigatori sono ancora alla ricerca di eventuali testimoni che avrebbero assistito all’agguato. Dopo la condanna a tre anni e due mesi per favoreggiamento inflitta il 24 gennaio del 2012 dal Gup di Palermo a Carmelo Bellavia, sia pure senza l’aggravante per mafia, era stato ordinato l’arresto dell’imputato.
Ma la Cassazione aveva annullato con rinvio la decisione del Tribunale del riesame. Il figlio di Carmelo, Calogero, ex giocatore della squadra di calcio del Favara, era stato invece condannato a quattro anni di reclusione. Gli investigatori stanno adesso cercando di capire se il delitto di ieri sera sia in qualche modo riconducibile all’arresto del boss Gerlandino Messina.
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