La procura della Repubblica ha disposto il fermo – e chiesto la convalida al gip – di Fanni Sisinnia, 74 anni, che ieri sera avrebbe ucciso, strangolandola, la figlia, Maria Cirafici di 43 anni. La donna settantaquattrenne avrebbe confessato il delitto ai poliziotti intervenuti ieri sera nell’appartamento di via Del Visone, nel quartiere Bonagia, da […]
Omicidio a Bonagia, la versione della madre: «Temevo che restasse sola»
La procura della Repubblica ha disposto il fermo – e chiesto la convalida al gip – di Fanni Sisinnia, 74 anni, che ieri sera avrebbe ucciso, strangolandola, la figlia, Maria Cirafici di 43 anni. La donna settantaquattrenne avrebbe confessato il delitto ai poliziotti intervenuti ieri sera nell’appartamento di via Del Visone, nel quartiere Bonagia, da lei stessa avvertiti.
L’indagata è stata sentita per tutta la notte in questura, così come diversi familiari e vicini di casa. Il provvedimento e’ stato disposto dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Daniela Randolo che intendono approfondire e verificare il racconto della donna.
La madre avrebbe detto che la figlia soffriva di depressione. Ma chi indaga intende verificare i dettagli della confessione, in particolare non sarebbe del tutto chiaro in modo l’anziana madre sia riuscita a sopraffare la figlia. Pare abbia usato un filo elettrico per strangolarla: «Mia figlia dormiva sul divano e io le ho legato un cavo elettrico attorno al collo. L’ho fatto perché temevo che alla mia morte sarebbe rimasta da sola e non ci sarebbe stato nessuno che si sarebbe preso cura di lei». Elementi utili, in tal senso, potrebbero provenire dall’autopsia, disposta dai magistrati, che si svolgera’ nei prossimi giorni.