Sotto la lente d'ingrandimento l'area del porticciolo in cui insisteva, ormai da anni, una sorta di locale con braciere di due metri per la cottura di carne e pesce. I sei dipendenti impiegati erano senza contratto e tre con il reddito di cittadinanza. Guarda le foto
Ognina, rivendita panini diventa ristorante con 100 coperti Sequestro e maxi sanzione da 40mila euro dopo i controlli
Nelle serate del weekend appena trascorso la polizia, all’interno dell’area del porticciolo di Ognina, ha denunciato in stato di libertà per l’occupazione abusiva del demanio marittimo i titolari di una rivendita ambulante di panini e di un chiosco bar. Entrambi, infatti, nonostante fossero in possesso di una licenza itinerante, da tempo si erano impadroniti stabilmente dell’area antistante al molo. In particolare, durante le fasi del controllo emergeva che la panineria ambulante in realtà era stata trasformata in un vero e proprio ristorante, con tanto di camerieri, tavoli e sedie, per un totale di circa 100 coperti, ed un braciere di due metri, utilizzato per la cottura della carne e del pesce.
Il controllo degli alimenti, effettuato dagli operatori dell’Asp, permetteva poi di accertare la mancanza di acqua potabile e la presenza di oltre 4chilogrammi di tonno privi di tracciabilità sottoposto a sequestro. Così è scatta una sanzione da 40mila euro e disposta la sospensione dell’attività, mentre furgoni, tavoli, sedie e tutto ciò che occupava abusivamente il suolo pubblico sono stati sottoposti a sequestro e rimossi. Dai primi accertamenti, inoltre, tutti e sei i dipendenti impiegati, risultavano privi di regolare contratto di lavoro e, per di più, tre di essi percettori del reddito di cittadinanza. Su questo aspetto, ad ogni modo, sono in corso ulteriori accertamenti.
Nell’ambito delle attività di controllo sulle attività commerciali, infine, personale della polizia amministrativa ha notificato al titolare del locale Filenz, all’interno del porto, un provvedimento sanzionatorio che gli impone la cessazione delle attività di intrattenimento danzante in luogo pubblico. Il titolare, secondo quanto comunicato dalle forze dell’ordine, aveva organizzato, allestendo in una piattaforma in legno collocata all’esterno, un’area attrezzata con casse acustiche professionali ed altre strumentazioni, permettendo a circa 100 persone di ballare.