“Cosa fa l’Unione Europea del Dio denaro sempre attenta a guardare al Pil, agli interessi delle Banche e alle regole per i permessi di soggiorno, mentre in Egitto si consuma una tragedia ed una carneficina senza precedenti?”.

Se lo chiede e lo chiede il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, annunciando che oggi, lunedì 19 agosto, nel capoluogo siciliano le bandiere saranno esposte a mezz’asta in segno di lutto in tutti gli uffici comunali.

“Vogliamo esprimere al popolo egiziano, come ad ogni altro popolo vittima tanto della violenza quanto dell’indifferenza, la nostra solidarietà e vicinanza, nella tradizione di una città che ha nel dialogo e nell’accoglienza le proprie radici”.

Palermo, insomma, manifesta solidarietà al popolo egiziano. In questo Paese, protagonista di quell’area mediterranea della quale la Sicilia è parte integrante, da settimane sono in corso sommosse e incidenti.

Fatti gravissimi che stanno mettendo in pericolo la vita di migliaia di persone e la stabilità e la pace nel Mediterraneo. Proprio ieri sera, sulla rete, circolavano immagini agghiaccianti: alcuni musei egiziani – luoghi di cultura tra i più famosi del mondo – travolti dalla furia degli eventi.

Giustissimo che il Comune di Palermo lanci un messaggio di pace con la speranza che possa essere un esempio per tutto il Mediterraneo. Così come è altrettanto giusto interrogarsi sul ruolo, che non c’è, dell’Unione Europea: un’Unione Europea che non ha svolto e continua a non svolgere un ruolo attivo nel Mediterraneo, sia riguardo al problema dell’immigrazione, sia rispetto all’instabilità politica di questa grande area del pianeta.