Un gruppo di studenti ha appena occupato la facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo. Un’occupazione temporanea, fino a domenica sera, per poter realizzare nei locali dell’università la due giorni Fora u G7: a partire da sabato mattina verranno realizzati dibattiti, assemblee e approfondimenti per affrontare collettivamente la contrarietà al meeting del G7 previsto per il 26 e 27 maggio a Taormina.
Risale a circa un mese fa la creazione della pagina facebook La Sicilia contro il G7 che si è fatta interprete, attraverso i numerosi link diffusi nel corso del tempo, del forte e diffuso dissenso allo svolgimento del meeting delle sette grandi potenze mondiali in Sicilia. Già da quella pagina nel mese di febbraio veniva annunciata l’assemblea internazionale Fora U G7 che, a partire dall’utilizzo del siciliano nel titolo, tenta a Palermo di dare una chiave indipendentista alla protesta che nel resto della Sicilia monta già da alcuni mesi. Un dissenso sentito e espresso anche dagli studenti universitari coscienti di come i piani e i processi di sviluppo dettati e determinati dall’alto dalle grandi potenze mondiali sulla base delle classiche logiche di mercato e profitto si rispecchiano e abbiano delle dirette ricadute sul sistema universitario.
«A Palermo numerosi accademici – afferma Federico Guzzo, studente di Scienze Politiche – organizzano seminari e convegni per incentivare gli studi e la ricerca miranti a potenziare le capacità di difendere i soliti interessi. Non possiamo farci raccontare favole che parlano dell’importanza e dell’utilità che assume il lavoro gratuito negli stage e nei tirocini per il percorso di formazione di ogni studente, volti evidentemente soltanto allo sviluppo e allo sfruttamento di risorse umane e ambientali a favore delle grandi multinazionali. Non crediamo di dover restare a guardare una tale presa in giro da parte di chi ci governa e di chi continua ad utilizzare le nostre vite e i nostri territori per i loro giochi di profitto e di guerra. Per questo come studenti prendiamo posizione per resistere alla distruzione di una università pubblica sempre più distante da noi, che ne siamo i soli e veri protagonisti, e dalle nostre esigenze».
All’assemblea è previsto l’arrivo di un centinaio di persone fra rappresentanti dei movimenti studenteschi e sociali a livello nazionale e internazionale. Nello specifico a livello nazionale si attendono rappresentanti dalle città di Bologna, Torino, Pisa, Napoli, Val di Susa, Cagliari, Sparanise in provincia di Caserta, Cosenza, Reggio Calabria, Roma, Benevento. Presenti ovviamente anche i rappresentanti dalle province siciliane, nello specifico di Catania, Messina, Siracusa, Agrigento, Trapani. A livello internazionale, invece, si attendono delegazioni dai Paesi Baschi, la Corsica, la Germania, la Catalogna.
I diversi momenti che scandiranno questi due giorni verranno riportati e resi pubblici sulla pagina facebook. Gli studenti annunciano già da ora che domenica, con la conclusione dei lavori assembleari, si concluderà anche l’occupazione della facoltà per permettere e garantire il normale svolgimento della didattica. Mentre sabato sera è previsto (era già fissato da tempo) il concerto del gruppo rap Assalti Frontali, e domenica mattina a partire dalle ore 10 spazio al workshop dal titolo Territorio: spazio per il capitale o per la comunità.
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