Nella riserva naturale vige il divieto di navigazione eppure, secondo quanto accertato dalle autorità, i due stavano per avviarsi in acqua su un natante collocato nell'Oasi, dove non avrebbe dovuto stare. Sequestrato il mezzo ed il proprietario, pluripregiudicato, è stato indagato per il reato di deterioramento dell'habitat
Oasi Simeto, sorpresa barca ormeggiata illegalmente Due i denunciati, si dirigevano verso acque protette
Stavano per prendere il largo con la loro barca, secondo quanto accertato illegalmente ormeggiata nella riserva naturale dell’Oasi del Simeto. Due uomini sarebbero stati sorpresi dalla polizia mentre erano in procinto di utilizzare il natante nelle acque della zona protetta, dove vige il divieto di navigazione al fine di evitare il deterioramento dell’habitat naturale. Il fatto è stato rilevato, in località Primosole beach, nel corso di un controllo straordinario mirato alla tutela della zona A – quella di massima protezione di fauna e flora – deteriorata nel tempo da fenomeni come discariche abusive, abusi edilizi, inquinamento ambientale, pesca abusiva e altro. Solo pochi giorni fa si era registrato un episodio inquietante: la misteriosa moria di centinaia di pesci, rinvenuti e filmati da alcuni ambientalisti nell’area della foce del Simeto.
Il proprietario della barca, pluripregiudicato e già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, è stato dunque indagato in stato di libertà per il reato di deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto. Il mezzo è stato sequestrata penalmente e ambedue i soggetti sono stati, inoltre, sanzionati amministrativamente ai sensi della legge regionale 98/81 che punisce chi si discosta dal percorso obbligato nell’ambito di una riserva naturale.