La scadenza è stata fissata alla vigilia della notte di san Silvestro, ma ancora non sono stati resi noti i documenti utili alle ditte per studiare il progetto della nuova cittadella giudiziaria che dovrebbe sorgere lungo viale Africa
Nuovo tribunale, soltanto 20 giorni per preparare l’offerta Bando pubblicato ma mancano ancora le regole del gioco
Per i tecnici e i consulenti delle imprese edili – non solo siciliane, visto che la possibilità è aperta a tutto il territorio dell’Unione europea – si prospetta un Natale non troppo rilassato. Tra uno scambio di auguri, un pandoro, i bilanci per l’anno che è stato e gli auspici per quello che verrà, bisognerà mettersi sotto per partecipare alla gara da oltre 30 milioni di euro riguardante la realizzazione della nuova cittadella giudiziaria in viale Africa, a Catania. Da una decina di giorni, il Genio civile ha pubblicato il bando fissando al 30 dicembre il termine per presentare le buste. Tuttavia, finora, a potere esaminare il documento, che riporta la data del 3 dicembre, sono stati solo i più attenti. Il bando, infatti, non è ancora stato caricato sulla piattaforma telematica usata dall’Urega, che si occuperà della competizione, mentre compare sul sito del Genio, in qualche portale specializzato a pagamento e sulla Gazzetta europea, dove è stato pubblicato l’8 dicembre.
A mancare dappertutto sono invece gli altri atti necessari alle imprese per formulare una seria proposta tecnica ed economica. Dal progetto esecutivo – la cui validazione è stata firmata dall’ex capo del Genio Natale Zuccarello pochi giorni prima del pensionamento e del successivo arresto – ai computi metrici, dal quadro economico al cronoprogramma, fino al disciplinare di gara che contiene nel dettaglio le regole del gioco. Trattandosi di una procedura basata sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, a incidere saranno, oltre al ribasso, le migliorie tecniche proposte, alle quali verrà dato un punteggio dalla commissione giudicatrice. Su ciò che verrà costruito, nel bando c’è solo una breve descrizione: «La nuova cittadella giudiziaria accoglierà la sede del tribunale di Catania con le sezioni di tribunale civile e Corte d’appello per quanto riguarda civile e lavoro, accoglierà, inoltre, sedi della polizia, dei carabinieri, della guardia di finanza, dei vigili urbani – si legge -. Saranno previsti anche locali a disposizione per eventuali funzioni commerciali o di ristoro, e due piani dedicati a parcheggio». Poche righe a cui si aggiungono informazioni sulla composizione volumetrica dei blocchi da costruire.
Naturale chiedersi se, a poche settimane dalla scadenza per la presentazione delle buste e senza potere ancora accedere ai documenti di gara, non ci sia il rischio di compromettere la partecipazione delle ditte all’appalto. «Abbiamo valutato la possibilità di dare una proroga, è un’ipotesi concreta – replica a MeridioNews Gaetano Laudani, ingegnere del Genio e responsabile del procedimento -. I termini dovrebbero slittare intorno al 10 gennaio, e chiaramente rettificheremo il bando». Per il funzionario le imminenti festività non saranno un ostacolo: «Sia Natale che il capodanno coincideranno con i fine settimana, c’è solo l’Epifania che cadrebbe in un giorno lavorativo (giovedì, ndr). In ogni caso l’attuale decreto Semplificazioni prevede un tempo minimo per partecipare di 15 giorni quindi lo rispetteremo».
In merito, invece, alla mancata pubblicazione dei documenti, Laudani riconduce tutto a una questione di normativa. «Bisogna attendere la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana, che – spiega – può avvenire soltanto sei giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta europea. Considerati i tempi della Gurs, credo che potremo caricare tutto per venerdì 17». A trattare il tema della divulgazione della documentazione è anche il codice degli appalti. All’articolo 74 esplicita che «le stazioni appaltanti offrono un accesso gratuito, illimitato e diretto, per via elettronica, ai documenti di gara a decorrere dalla data di pubblicazione di un avviso conformemente agli articoli 70 e 72». Quest’ultimo fa riferimento alle modalità di trasmissione degli avvisi all’Ufficio delle pubblicazioni dell’Ue. Nel 2017, una sentenza del Consiglio di Stato ha chiarito che «la pubblicazione sulla Guce (la Gazzetta europea, ndr) è l’unica pubblicazione rilevante. Ciò sia con riguardo al decorso del termine di ricezione dell’offerta e per la definizione dei criteri di gara e di partecipazione, sia in generale per la validità della pubblicazione per gli appalti sopra soglia».
A fine novembre a presentare la tabella di marcia per arrivare all’affidamento del cantiere era stato anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, prevedendo la pubblicazione della gara per il 10 dicembre. «Abbiamo stilato un cronoprogramma – aveva dichiarato l’esponente della giunta Musumeci – che punta a recepire le offerte il 30 dicembre e ad affidare i lavori entro gennaio, per poi celermente procedere alla posa della prima pietra». Alla gara d’appalto per la realizzazione della nuova cittadella giudiziaria si arriva dopo mesi di polemiche. A mettere in discussione la realizzazione degli uffici sono stati comitati e associazioni che avrebbero voluto che lo spazio ricavato dall’abbattimento del vecchio palazzo delle Poste in viale Africa venisse destinato alla fruizione pubblica, lasciando anche la visuale sul mare. Al contempo, per molti, l’edificazione del nuovo tribunale sarebbe potuta essere l’occasione per riqualificare zone satellite della città come Librino.