La nottre tra il 12 e il 13 maggio, i due natanti sarebbero entrati in collisione. Questa la tesi della procura di Palermo che ha disposto il sequestro del mezzo di proprietà della società Augustadue
Nuova Iside, sequestrata la petroliera Vulcanello Era sulla stessa rotta del peschereccio affondato
Il motopesca Nuova Iside e la petroliera Vulcanello entrarono in collisione. Il particolare è emerso dalle prime analisi effettuate sulla scatola nera della nave della società Augustadue. La procura di Palermo ha disposto il sequestro della Vulcanello che la notte fra il 12 e il 13 maggio scorso era in navigazione tra San Vito lo Capo e Ustica nello stesso tratto di mare dove si sarebbe inabissato il peschereccio Nuova Iside con tre uomini di equipaggio.
Il provvedimento, firmato dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Vincenzo Amico, è finalizzato a eseguire un accertamento tecnico irripetibile sulla nave ormeggiata ad Augusta che sarà affidato ai carabinieri del reparto investigazioni scientifiche. Il radar avrebbe fatto emergere una sovrapposizione delle due imbarcazioni. Come riportato dal quotidiano Repubblica, controllando sul sito Marine Traffic, è emerso che la notte della tragedia sulla rotta della Nuova Iside si trovava a passare anche la petroliera battente bandiera italiana. L’imbarcazione viaggiava a una velocità di crociera costante almeno fino alle 23 del 12 maggio quando subisce una decelerazione.
L’orario è compatibile con l’affondamento del motopesca. Il mare ha restituito i corpi di Matteo e Giuseppe Lo Iacono, zio e nipote. Proseguono le ricerche del comandante Vito Lo Iacono e del relitto del peschereccio.