Adesso la notizia è ufficiale. I resti ritrovati sulla spiaggia di San Ferdinando, in Calabria, appartengono a Vito Lo Iacono, il comandante del peschereccio Nuova Iside, affondato lo scorso mese di maggio al largo delle coste di San Vito Lo Capo. A dare la conferma, il legale della famiglia, l’avvocato Aldo Ruffino. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, era stato ritrovato lo scorso 20 giugno da alcuni bagnanti.
Tra le ipotesi della Procura di Palmi, la possibilità che i resti potessero appartenere a Fancesco Vangeli, un giovane calabrese ucciso in circostanze ancora da chiarire. I tatuaggi e l’esame del Dna, hanno però fugato ogni dubbio: si tratta del marittimo ventiseienne originario di Terrasini. «I campioni biologici – dice il legale della famiglia Lo Iacono – sono stati prelevati dalla mamma e la sorella lo scorso mese di settembre a Messina». La tragedia avvenne la notte tra il 12 e il 13 maggio nello specchio di mare antistante San Vito Lo Capo. Il Nuova Iside, con a bordo tre membri di equipaggio, Vito Lo Iacono, il padre Matteo e il cugino Giuseppe, era impegnato in una battuta di pesca.
All’improvviso del motopeschereccio si sono perse le tracce. Le cause dell’affondamento sono al vaglio della Procura di Palermo. Secondo gli inquirenti il peschereccio potrebbe essere affondato dopo essere entrato in collisione con la petroliera Vulcanello che proprio quella notte incrociò la rotta del Nuova Iside. A rafforzare le ipotesi degli inquirenti, le registrazioni della scatola nera della petroliera. Al momento sono tre gli indagati.
Della vicenda, tornerà ad occuparsi domani sera anche la trasmissione di Italia Uno Le Iene con un servizio a cura di Giulio Golia che contattato telefonicamente ci ha dato alcune anticipazioni. «La cosa sconvolgente – dice – è che il corpo è stato ritrovato a pochi chilometri dall’abitazione del primo ufficiale della Vulcanello. Ho avuto modo di sentire la mamma che ovviamente è sconvolta. Nella puntata di domani sera vedrete l’incontro con l’armatore della petroliera e il tentativo di parlare con i membri dell’equipaggio indagati. Ripercorreremo l’intera vicenda, facendo il punto sulle indagini».
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