Le indagini sono nate dal fallimento di una impresa di Magenta con un passivo di oltre 60 milioni di euro. Le fiamme gialle hanno scoperto la distrazione di fondi portata avanti dal management che, nel 2014, ha acquistato parte dell'immobile signorile
Noto, sequestrato un palazzo settecentesco in centro Acquistato con fondi distratti da società in bancarotta
I militari del comando provinciale guardia di finanza di Milano, coordinati dalla procura hanno eseguito, con il supporto dei colleghi di Siracusa e
Noto, un sequestro preventivo di parte di un antico palazzo settecentesco nel centro
storico di Noto.
Le indagini, condotte dai finanzieri della compagnia di Magenta, sono scaturite a seguito
del fallimento di una società magentina che è stata dichiarata fallita a maggio 2018 con un
passivo di oltre 60 milioni di euro e con conseguenti difficoltà anche per i numerosi
dipendenti che hanno perso il posto di lavoro.
Analizzando la copiosa documentazione bancaria e societaria acquisita, le fiamme gialle
hanno scoperto molteplici condotte di distrazione di fondi perpetrate negli anni da parte del
management della società, che hanno portato alla bancarotta dell’impresa avente
ramificazioni anche in Nord Europa e nei Paesi arabi.
Tra le modalità con cui alcuni indagati hanno impiegato i fondi distratti dalle casse societarie,
è emerso anche l’acquisto nel 2014 al prezzo di 600mila euro di un’estesa porzione
dell’immobile signorile settecentesco ora sequestrato, che si trova sul centralissimo corso
Vittorio Emanuele a Noto.