Offese, minacce, calci e pugni nei confronti di una loro compagna di classe e poi anche della madre. Protagoniste di questo episodio avvenuto nella città netina lo scorso settembre sarebbero due minorenni. Dietro tutto questo ci sarebbero questioni di infatuazioni tipiche dell'adolescenza
Noto, 15enne picchiata da compagne di classe Aggredita pure la madre che prova a difenderla
Lesioni personali dolose aggravate dalla premeditazione, minacce, atti persecutori continuati in concorso. Sono questi i reati per cui sono state denunciate due minorenni netine di 16 anni e 15 anni. Insieme avrebbe agito ai danni di una loro compagna di classe di 15 anni.
Secondo la prima ricostruzione, il movente sarebbe da ricondurre alla gelosia delle due minori nei confronti di un ragazzino per cui avevano lo stesso interesse. Il primo episodio si sarebbe verificato il 18 settembre quando, all’inizio dell’anno scolastico, la vittima all’uscita di scuola era stata avvicinata dalle due ragazze che l’avrebbero invitata a seguirle nel retro dell’edificio scolastico.
La ragazza sarebbe stata subito aggredita dalla 16enne sia verbalmente, con offese e minacce, che fisicamente con percosse di vario tipo fino a cadere a terra, dopo essere stata strattonata per i capelli. Nel frattempo l’altra compagna avrebbe partecipato all’aggressione colpendo la vittima con pugni alla testa sotto lo sguardo di un gruppo di ragazze dello stesso istituto.
Rientrata a casa, la giovane aveva raccontato quanto accaduto alla madre che aveva deciso di accompagnarla in ospedale. Nel tragitto si era trovate di fronte proprio le due ragazze. La madre della vittima, fermata la macchina per affrontare le giovani e chiedere loro spiegazioni del comportamento tenuto verso la figlia, sarebbe stata anche lei aggredita e afferrata per i capelli. Inutile l’intervento della figlia in suo soccorso, che avrebbe invece ricevuto altre percosse. Per entrambe il referto è di trauma alla guancia, al cuoio capelluto per strappo di capelli, graffi, ecchimosi con una prognosi rispettivamente di dieci e sette giorni. Successivamente, le due ragazze si sarebbero anche recate nella casa dove vivono madre e figlia per danneggiare il motorino della loro compagna di scuola.