Il movimento che si oppone all'impianto satellitare torna a protestare. Le istanze sono molteplici: dalla crisi idrica che sta mettendo in ginocchio il centro del Nisseno alle dichiarazioni del governatore sulla presunta vicinanza degli attivisti a Ciccio La Rosa, arrestato nei giorni scorsi per voto di scambio con la mafia. Guarda le foto
No Muos, manifestazione per le strade di Niscemi Attivisti contro Crocetta: «Mai vicini all’ex sindaco»
Il movimento No Muos riparte da Niscemi. Sono circa 300 le persone che si sono già radunate in largo Marinnuzza per la manifestazione che si terrà per le strade del paese, mentre si attende ancora l’arrivo di un pullman da Catania e di altri manifestanti che in maniera autonoma raggiungeranno la località del Nisseno.
Quello di oggi è un appuntamento particolare. Infatti, se sullo sfondo rimane la protesta contro l‘impianto satellitare statunitense di contrada Ulmo, al centro di un processo per reati ambientali con la prossima udienza prevista per dicembre, le istanze che accompagneranno il corteo sono diverse. A partire dalla crisi idrica che nelle ultime settimane ha messo in ginocchio Niscemi e che indirettamente ha portato a una quasi tragedia questa mattina, quando un ragazzo è precipitato dal terzo piano mentre stava raggiungendo le vasche dell’acqua di un immobile.
A tenere banco è anche il recente arresto dell’ex sindaco Ciccio La Rosa, coinvolto in un’inchiesta su voto di scambio politico-mafioso con i boss del territorio. L’indagine riguarda la campagna elettorale del 2012, quando La Rosa riuscì a spuntarla al ballottaggio dopo avere perso al primo turno. A riguardo fanno discutere le dichiarazioni rese dal governatore Rosario Crocetta, che nelle ultime ore ha rivendicato una presa di distanza dall’ex primo cittadino a differenza di quanto avrebbe fatto il movimento No Muos.
«Quando, un paio di anni fa, dissi al movimento No Muos di stare attenti a contatti locali che potevano essere più interessati agli affari del Muos, piuttosto che alla tutela dell’ambiente, e mi riferivo proprio alla possibili infiltrazioni mafiose in città, incluse quelle nell’amministrazione comunale niscemese, apriti cielo – ha detto il presidente della Regione -. Ovviamente non volevo offendere i ragazzi e le ragazze No Muos, volevo dire: “Ragazzi, protestate, ma senza amministrazione Comunale”. Oggi – ha continuato Crocetta – si invoca uno scioglimento che io chiesi nel giugno 2012, in un comizio pubblico a Niscemi, quando feci nomi e cognomi, gli stessi degli avvisi di garanzia di questi giorni. Naturalmente ero un visionario che vedeva mafia ovunque».
Forte la risposta di uno dei responsabili del comitato No Muos di Palermo. «Le dichiarazioni di Crocetta sono inaccettabili – dichiara a MeridioNews Antonio Rampolla – Il movimento non ha avuto nulla a che spartire con l’ex sindaco di Niscemi. Rispediamo al mittente le sue dichiarazioni false e tendenziose, se aveva qualcosa da dire doveva fare denunce circostanziate alle autorità preposta. Crocetta gioca sull’effetto mediatico, quell’effetto – sottolinea l’attivista – che in questi anni in Sicilia ha solo prodotto devastazione e politiche clientelari».
Fa discutere anche il divieto di somministrazione di sostanze alcoliche durante la manifestazione da parte degli esercizi commerciali del paese. A emetterlo, attraverso un’ordinanza sindacale e in accordo con la prefettura, è stato il neosindaco Massimiliano Conti. Si tratta della prima misura di questo tipo presa nella storia delle manifestazioni No Muos. «Una scelta dettata a tutela dell’ordine pubblico. Siamo qui per manifestare precise istanze, non certo per bere una birra», ha tagliato corto il primo cittadino.