L'assessore alle Culture ha avuto un confronto acceso con il vicepresidente del consiglio comunale. In tanti denunciano «atteggiamenti tracotanti da parte della giunta». Ma il membro dell'esecutivo smentisce: «È lui che mi ha urlato addosso»
Nervi tesi in Comune, scintille tra Darawsha e Tantillo Nasce il gruppo Io Oso degli ex M5s Forello e Argiroffi
«Ancora una volta ci troviamo costretti a stigmatizzare un comportamento dell’amministrazione comunale della città, e soprattutto un comportamento in sfregio alla rappresentanza del consiglio comunale, il quale è per di più legittimato da una preferenza popolare espressa. Denunciamo una serie di atteggiamenti tracotanti nei nostri confronti quando chiediamo chiarimenti su alcuni atti, e nonostante la nostra volontà di dialogo». Esordisce così Fabrizio Ferrandelli, leader de Più Europa alla seduta di questa mattina di Sala delle Lapidi.
Il riferimento è a un episodio avvenuto ieri, all’arrivo dell’assessore Adham Darawsha durante una riunione consiliare. Il vicepresidente del Consiglio Giulio Tantillo (Forza Italia) avrebbe chiesto chiarimenti sugli eventi organizzati per Capodanno e sugli affidamenti scelti dalla giunta. Un confronto che si è subito acceso, tra urla reciproche alla presenza di tante persone. E che, su proposta del consigliere leghista Alessandro Anello, è oggetto in questo momento di una riunione di minoranza «per stilare un documento contro l’ennesimo atto di presunzione e di prevaricazione da parte della giunta nei confronti del Consiglio».
Tanti i consiglieri che hanno solidarizzato con Tantillo: da Mimmo Russo a Francesco Scarpinato, da Ugo Forello a Marianna Caronia. Ma a MeridioNews l’esponente della giunta Orlando smentisce la ricostruzione fatta a Sala delle Lapidi. «Io ero abbracciato al consigliere Igor Gelarda, con cui di certo non abbiamo visioni comuni, per dire del mio atteggiamento sereno quando sono entrato in sala – afferma l’assessore Darawsha – A un certo punto dall’anticamera è arrivato Tantillo, che mi ha puntato e ha cominciato a urlare cose in parte incomprensibili. Poi ho capito che stava facendo riferimento agli eventi di Capodanno. Per carità, nulla di nuovo. Ma lui ha continuato a urlare, e allora io ho risposto a tono. Tantillo non può fare dunque la vittima. Se qualcuno la considera lesa maestà, pazienza. Cosa si aspettavano, che di fronte delle urla sconsiderate io chiedessi scusa? È Tantillo che ha scelto quella modalità di comunicazione, se dobbiamo dirla tutta sono io quello aggredito».
In Consiglio, comunque, i rapporti tesi con la giunta restano. Anche sull’annoso tema dei rifiuti. «L’amministrazione ha un atteggiamento da malattia autoimmune – dice la consigliera Marianna Caronia, che è anche deputata regionale – I sette milioni di euro che la Regione dovrebbe dare a Rap per i costi extra del conferimento dei rifiuti sono essenziali, ma non esiste copertura finanziaria sul disegno di legge della Regione. Io faccio un appello alla giunta: è impensabile che chi coopera per la città venga attaccato. Basta fare una passeggiata a Bellolampo, siamo di fronte a un rischio ambientale serio». Mentre per il pentastellato Antonino Randazzo «il ddl della Regione è chiaro, basta leggerlo: i sette milioni previsti per Palermo ma non ancora operativi in ogni caso non riguardano il trasporto dei rifiuti. Ricordo comunque che sono nove al momento i consiglieri che hanno firmato la mozione di sfiducia all’intera giunta Orlando, che abbiamo voluto presentare proprio perché gli episodi di tracotanza della giunta sono ripetuti».
Prima della pausa, con i lavori che dovrebbero riprendere dopo pranzo, c’è stato tempo per l’annuncio di un nuovo gruppo in consiglio comunale, composto dagli ex grillini Giulia Argiroffi (che sarà capogruppo) e Ugo Forello. «Il nome del nostro gruppo è Io oso – dice Argiroffi – perché la prima personale singolare implica il nostro impegno personale, mentre la parola oso, che è graziosamente palindroma e simmetrica, rappresenta quasi un ardire coraggioso che sfida le situazioni più difficili. Il nostro gruppo sarà in coerenza con il programma elettorale per il quale siamo stati votati e scelti dai cittadini e che ci siamo impegnati a portare avanti nel nostro ruolo di opposizione».