Nonostante avessero l’interdittiva antimafia, puntavano ai fondi europei. E per riuscirci avrebbero falsato i documenti così da risultare concessionari di terreni demaniali sui Nebrodi. Protagonisti M.P.G e M.P.S., imprenditori agricoli di Tortorici e Sant’Agata di Militello attivi negli allevamenti di bestiame, che con la stretta imposta dal protocollo di legalità tra prefettura di Messina e il Parco dei Nebrodi hanno visto rescissi i propri contratti con l’Azienda speciale silvo pastorale di Troina.
Entrambi hanno precedenti penali legati alla criminalità rurale, tra i quali furti di bestiame e danneggiamenti, e per questo non avrebbero potuto ambire ai finanziamenti comunitari. Il provvedimento prefettizio, tuttavia, non li aveva fatti desistere dall’intento. La guardia di finanza di Nicosia li ha denunciati per falso in atto pubblico finalizzato all’indebito conseguimento di provvidenze riferibili alla politica agricola comune, quantificando i contributi a cui i due puntavano in circa 280mila euro. Le Fiamme Gialle hanno avvertito avvertito l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), bloccando il trasferimento dei fondi.
Il protocollo di legalità, voluto dal presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci a marzo 2015, ha rimosso la soglia di 150mila euro come importo minimo affinché fosse le autorità deputati ai controlli avessero il compito di intervenire.
Una processione vissuta in preghiera con la sospensione di tutti i segni festosi. Niente banda…
Un uomo, 29enne originario del Bangladesh, è stato accoltellato la scorsa notte a Palermo, nel mercato…
La Polizia, a Catania, ha denunciato un 20enne responsabile del furto di un borsello all’interno…
I carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Marsala hanno arrestato in flagranza un 35enne…
Un operaio irregolare, originario del Màghreb, è stato abbandonato per strada nell'isola di Panarea, lontano…
«Dopo un anno di silenzio assordante alle richieste di soluzioni, nessuna risposta è stata data,…