Naufragio, Rete antirazzista su operazioni recupero «Scelto pontile Nato, anche i lutti sono militarizzati»

Polemica sulle operazioni di recupero dei migranti morti nel naufragio del peschereccio, sul quale viaggiavano oltre 800 persone. La Rete antirazzista catanese ha diffuso una nota in cui dichiara che in Sicilia «nemmeno i lutti sono risparmiati alla militarizzazione». Il riferimento va alla decisione di utilizzare il pontile Nato di Melilli per le operazioni. Una scelta non condivisa, in quanto, a detta della Rete, «si sarebbero potute impiegare le banchine civili della darsena di Augusta, ma si è scelto di tenere a debita distanza i cittadini nascondendo il peschereccio».

Per gli attivisti, è stata tolta la possibilità alla cittadinanza di manifestare cordoglio in una giornata in cui «i colori della solidarietà avrebbero potuto illuminare» la comunità della provincia più inquinata d’Italia. La Rete, infatti, sottolinea come l’approdo del relitto e il recupero delle salme avverrà «a pochi passi dai depositi di combustibili per le navi da guerra di punta Cugno» nonché vicino al polo petrolchimico e non distante dalle «armi chimiche di Cava Sorciaro». 

Per la Rete antirazzista, effettuare l’iter di recupero lontano da occhi indiscreti sarebbe finalizzato a mantenere bassa l’attenzione sulla «drammatica realtà delle stragi del Mediterraneo». E questo nonostante il naufragio del 18 aprile 2015 sia soltanto uno dei tanti casi di traversate della morte. A essere criticata è anche la militarizzazione dell’Isola. «Le coste sono sempre più militarizzate da navi da guerra Usa-Nato e dalla flotta di Frontex, occupata a blindare i confini e a respingere i migranti, che sopravvivono ai naufragi», si legge nel comunicato. 

Respingimento che stavolta, secondo gli attivisti, sarebbe toccato anche a tutte le persone che si sentono vicini alle cause dei migranti. «Si è preferito sollevare ancora un muro, fisico e ideologico, per tenere lontani gli augustani dalla vista di qualcosa che, magari, avrebbe potuto smuovere le loro coscienze, animare e interrogare collettivamente – continuano -. Meglio allora nascondere, non far vedere né sentire, vietando l’accesso persino ai giornalisti. Meglio confinare i migranti, non solo da vivi ma anche da morti, lontano dalle città».

Infine, l’invito per la cittadinanza è quello a non limitarsi alla rappresentazione mediatica della realtà. «Basterà affacciarsi alle finestre per rendersene conto: quel barcone verrà scortato appena sull’altra sponda del porto, proprio in mezzo ai pontili contesi dal “quartierino” di speculatori su cui indaga la magistratura lucana», concludono gli attivisti facendo riferimento all’inchiesta della procura di Potenza sul petrolio. Indagine che ha nel porto di Augusta uno dei filoni principali


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Gli attivisti della rete catanese attaccano la decisione di non utilizzare le banchine civile della darsena di Augusta, per l'approdo del relitto nel quale viaggiavano le 800 persone morte ad aprile 2015. Molti corpi sono imprigionati nell'imbarcazione. «Vogliono nascondere la realtà delle stragi», dicono

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]