Narratori e compositori di Sicilia, teatro tra musica e letteratura «Un format originale che si ispira alla voglia di sperimentare»

Narratori e compositori di Sicilia è il prestigioso progetto nato dalla collaborazione tra il Teatro
Massimo Bellini
, il Teatro della Città e l’Università degli Studi di Catania.
Protagonisti principali saranno le pagine dei grandi della letteratura siciliana, le partiture concepite
dai compositori isolani contemporanei e la scrittura letteraria e quella musicale che, mescolandosi
insieme, aumentano la loro potenza semantica.
L’ambiziosa iniziata, pensata da Orazio Torrisi, a partire dal primo Verismo siciliano, mette insieme
i testi di cinque grandi scrittori siciliani e cinque compositori, in cinque diverse puntate che saranno
trasmesse, a partire dal 3 febbraio, sui canali della radio e della webtv dell’Università di Catania
(dove potranno essere ascoltate live) e poi in streaming sui siti web delle istituzioni coinvolte. 

«L’idea affonda le radici nella nascita del progetto Sinestesie
con cui, assieme all’Università di Catania, abbiamo lanciato i radiodrammi in versione webtv e
digitale
», spiega Orazio Torrisi, consulente del Teatro della Città. «Lo spunto di partenza era
quello di proporre un melologo che avrebbe messo insieme un attore e un musicista impegnati in
una narrazione accompagnata dalla musica
– continua Torrisi -. Man mano che le puntate di Sinestesie prendevano
forma, ci siamo resi conto di quanto la musica avesse sempre più un ruolo importante in
un’iniziativa multimediale e culturale di questa portata». 

È nata così l’importante sinergia con il
Teatro Massimo Bellini
dalla quale è scaturita l’idea di coinvolgere i compositori siciliani e
incrementare il rilievo della musica all’interno di ogni puntata. «Si tratta di un format originale che
trae ispirazione anche dalla voglia di sperimentare modalità che ci permettano di portare cultura e
intrattenimento nelle case
delle comunità che non possono recarsi nei luoghi canonici dell’arte – afferma Torrisi -, offrendo
loro uno spaccato di quei luoghi e di quell’arte attraverso i mezzi radiofonici e web che hanno
rivoluzionato il mondo della comunicazione e dell’intrattenimento». Le piattaforme online – fino a pochi mesi fa palcoscenico digitale del teatro -, tornerebbero utili. «La pandemia ci ha portato
sempre di più a rinchiuderci e fruire della bellezza attraverso il web – ammette Torrisi -, ma noi
vogliamo fare in modo che questo mezzo straordinario possa essere utile anche alla
promozione dello spettacolo dal vivo e a far capire che il teatro, la cultura e l’arte sono
costantemente presenti e rimangono un punto di riferimento del sentire umano
».  

I testi, con la consulenza letteraria del professore Rosario Castelli, sono quelli di Luigi Capuana,
Giovanni Verga, Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia ed Ercole Patti, nell’adattamento teatrale
e con la regia di Ezio Donato. Mentre le melodie, con la consulenza musicale del maestro Giuseppe
Calanna
, sono state composte dai cinque compositori contemporanei Luciano Maria Serra,
Matteo Musumeci, Joe Schittino, Giuseppe Emmanuele e Mario Garuti. 
Cinque puntate per cinque autori e cinque compositori per una narrazione della Sicilia in cui le
parole si fanno musica e le melodie si fanno emozioni in un racconto in musica immaginato e
confezionato per la fruizione sul web attraverso le riprese e il montaggio realizzati dalla webtv
dell’Università di Catania.
Gli appuntamenti, registrati al Teatro Massimo Bellini, vantano tutti un cast artistico d’eccezione
a partire dall’orchestra del Teatro Massimo Vincenzo Bellini, diretta da Leonardo Catalanotto
impegnata nell’esecuzione di ogni composizione che non solo accompagna ma è parte strutturale
dell’intera pièce

Sul palcoscenico, a dar voce ai cinque narratori illustri di Sicilia, ci sono cinque
interpreti
(anch’essi siciliani) la cui voce si fa melodia e si interseca con le composizioni originali:
Pippo Pattavina, Andrea Tidona, Ezio Donato, David Coco, Riccardo Maria Tarci, mentre i
ruoli femminili (Filomena, Una ragazza, Angela Giuffredi e Bruna) sono tutti interpretati
dall’attrice Evelyn Famà.
«Prima la musica, poi le parole, o viceversa? Non si tratta di stabilire un primato, piuttosto di
esaltare il connubio di due fattori, la scrittura delle parole e la scrittura della musica, entrambe
potenti espressioni della natura dell’uomo», sottolinea Giovanni Cultrera di Montesano,
sovrintendente culturale del Teatro Massimo Bellini. «Due codici da interpretare allo stesso modo,
due linguaggi
oltremodo vicini e del pari fondamentali – continua Cultrera -. Narratori e compositori di Sicilia attua
peraltro un audace scarto temporale, abbinando grandi scrittori fioriti a cavallo tra 800 e 900 ad
alcuni tra i più apprezzati compositori dei nostri giorni
». 

Posizione condivisa dal delegato delle Attività culturali dell’Università di Catania. «Il contributo costante dell’Università di Catania alla promozione dell’arte e della letteratura
siciliane garantisce, ancora una volta, pratiche virtuose di collaborazione con tutte le realtà cittadine
che si occupano di spettacolo – dichiara il docente Rosario Castelli – La co-produzione e realizzazione di prodotti audiovisivi originali e
inediti, di spiccato pregio tecnico e artistico, come quelli che compongono il ciclo Narratori e
compositori di Sicilia
, è un ulteriore esempio di come possa mantenersi attiva, anche in contingenze
complicate come quelle che affrontiamo, la creatività e la voglia di scommettere su modalità
alternative di fruizione culturale».


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