Muos, scontro scientifico in audizione all’Ars Dai docenti di Unipa imbarazzo dopo il sì

«Il Muos è un sistema migliorativo, che non comporta rischi per la salute della popolazione». Così si legge nel protocollo d’intesa siglato nel 2011 tra l’allora ministro della Difesa italiano Ignazio La Russa e il governatore siciliano Raffaele Lombardo per procedere alla costruzione e installazione del sistema di antenne satellitari della marina militare degli Stati Uniti a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Una decisione basata anche sul parere positivo di due ingegneri, docenti dell’università di Palermo, Luigi Zanforlin e Patrizia Livreri. Gli stessi pareri su cui i due esperti sono stati chiamati ieri a confrontarsi durante l’audizione organizzata all’assemblea regionale siciliana. Tra ripensamenti, imbarazzi e arrabbiature. Senza considerare lo scontro con i colleghi del politecnico di Torino, Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu, chiamati a dare un parere dal Comune di Niscemi. Il tutto sotto lo sguardo a tratti attonito – attraverso la videoconferenza – del professore dell’università di Padova Angelo Gino Levis, pioniere degli studi sull’elettromagnetismo e le sue ricadute sulla salute.

Maggiore rischio di leucemie, anche e soprattutto infantili, e infertilità per la popolazione di Niscemi. Interferenze con strumenti salvavita come i peacemaker, ma anche aeree, problematiche soprattutto in vista dell’apertura del vicino aeroporto di Comiso. Altissmo impatto ambientale in una zona di riserva naturale, la Sughereta. Sono tante e varie, secondo lo studio dei professori Zucchetti e Coraddu, le motivazioni che sconsigliano la realizzazione delle antenne militari Usa in aree densamente popolate com’è quella di Niscemi. «Sui rischi del Muos sappiamo molto poco. Ma quello che sappiamo non è rassicurante», spiega Coraddu. Una mancanza di dati dovuta sia al dibattito scientifico sull’elettromagnetismo ancora non unanime, sia all’attesa di maggiori specifiche tecniche sull’impianto. «In dieci anni, comunque, sono stati pubblicati almeno 1800 articoli sugli effetti maligni delle radiazioni. Chi li nega, forse non li ha mai letti tutti», aggiunge Zucchetti.

«Ma anche lo stress fa male, come la paura», ribatte il docente di Ingegneria dell’università di Palermo Luigi Zanforlin. Una sicurezza, la sua, che svanisce non appena i presidenti delle commissioni riunite Ars Ambiente e Sanità – rispettivamente Giampaolo Trizzino (M5s) e Giuseppe Di Giacomo (Pd) – gli ricordano il parere positivo fornito e le rassicurazioni sulla totale assenza di rischi per la popolazione. «Noi abbiamo espresso un parere sul rispetto della normativa di sicurezza in vigore in quel momento. L’impatto, ovviamente, c’è sempre», si giustifica. Il prof va in confusione, è imbarazzato. A differenza della collega Patrizia Livreri, che raggiunge il microfono già arrabbiata.

Da «donna siciliana», dice, non ammette ombre sul suo giudizio scientifico e l’amore che prova per la sua terra. Nemmeno il legittimo dubbio della commissione sull’imparzialità del suo parere, considerata l’azienda committente: italiana, ma controllata direttamente da San Francisco. «Noi non chiediamo certo a chi va a finire la consulenza», insiste la docente. Non chiaro anche l’oggetto dello studio: «Solo il Muos in sé, perché ci era stato garantito che le circa 40 antenne attualmente presenti sarebbero state spente», specifica. Livreri rivela anche l’esistenza di dati esclusivi di misurazione delle antenne Muos già presenti alle Hawaii. Dati ovviamente precedenti alla relazione, datata 2011, secretati, ma che rassicurerebbero tutti, spiega. Non è convinto il collega Coraddu: «Prima del 2011 le antenne alle Hawaii erano effettivamente complete. Ma il satellite è stato messo in orbita nell’estate del 2012 e quindi non si capisce cosa avrebbero dovuto comunicare e con quali effetti». Impossibile sentire la risposta di Livreri che, arrabbiata e forse stanca, ha lasciato l’aula prima della conclusione dei lavori, durati quasi sei ore.

Una battaglia scientifica che lascia sul campo diversi altri intervenuti in difficoltà. Come Michele Lupo, in rappresentanza dell’Ente nazionale assistenza al volo, il cui breve contributo può essere riassunto più o meno così: «Daremmo volentieri un parere, se solo sapessimo su cosa, con quali elementi e in quanto tempo». Ma sopratutto Francesco Licata di Baucina, direttore generale da poco insediatosi all’agenzia regionale protezione Ambiente Sicilia (Arpa), chiamato a rispondere sul mancato parere di impatto ambientale, richiesto ma mai rilasciato: «L’Arpa ha dato un parere sulla base di quello che aveva», risponde. Non sufficiente per una riflessione approfondita, conferma, «ma non potevamo comunque bloccare l’inizio dei lavori perché c’era un provvedimento amministrativo».

Dal basso di palazzo dei Normanni, intanto, arriva il suono dei fischietti e degli slogan dei militanti accorsi da tutta la Sicilia e in attesa di notizie dai propri delegati presenti all’audizione. Tra questi, anche alcune mamme No Muos, coordinamento da poco costituito, che dopo aver ascoltato gli interventi a favore e contro le antenne, le denunce e le lamentele, commentano lapidarie per bocca di Maria Concetta Gualato: «Ma in queste notti, a cercare di fermare il Muos, non c’era nessuno di voi. C’erano i nostri figli».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Nel 2011 avevano dato parere positivo alla costruzione delle antenne militari Usa in provincia di Caltanissetta. Ieri, durante l'audizione all'Assemblea regionale siciliana davanti ai militanti No Muos, si sono scontrati con i colleghi del politecnico di Torino, convinti invece che l'impianto sia nocivo per i cittadini e vada evitato. In mezzo, l'imbarazzo degli altri soggetti coinvolti in una decisione oggi rovesciata e la rabbia delle mamme di Niscemi

Nel 2011 avevano dato parere positivo alla costruzione delle antenne militari Usa in provincia di Caltanissetta. Ieri, durante l'audizione all'Assemblea regionale siciliana davanti ai militanti No Muos, si sono scontrati con i colleghi del politecnico di Torino, convinti invece che l'impianto sia nocivo per i cittadini e vada evitato. In mezzo, l'imbarazzo degli altri soggetti coinvolti in una decisione oggi rovesciata e la rabbia delle mamme di Niscemi

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]