«Il Muos può essere costruito, non è un impianto che desta preoccupazione». Il 25 luglio l’assessore all’Ambiente Mariella Lo Bello dava il via libera al completamento del sistema militare di telecomunicazioni Usa. Da quel momento nel cantiere della base americana di Niscemi tutto è rimasto apparentemente fermo. Fino a ieri. Quando alcuni operai sono tornati a lavorare sulle tre torrette che dovranno sostenere le mega antenne, immediatamente ripresi dalle telecamere degli attivisti, che, nonostante lo sciopero fino a Natale, non smettono di monitorare la situazione.
Nei mesi estivi sono andati avanti i lavori di manutenzione ordinaria all’interno della base. Adesso torna ad animarsi il cantiere dove sorgerà il Muos, segno che si avvicina il momento in cui verranno sollevate le parabole e l’impianto entrerà in funzione. «Forse entro la fine del mese», secondo gli attivisti che ieri sera si sono riuniti in assemblea a Niscemi. Un primo veloce incontro in vista dell’assemblea di sabato e domenica a cui parteciperanno tutti i comitati regionali che formano il coordinamento, ma anche le mamme, i centri sociali e tutti i soggetti che nell’ultimo anno si sono avvicinati al movimento.
«Lo sciopero sta dando i suoi frutti – spiega Fabio D’Alessandro, attivista del comitato di Niscemi – in realtà noi stiamo continuando alcune attività al presidio e ci occupiamo del monitoraggio al cantiere, ma c’è stata una reazione di una parte dei niscemesi: le mamme si sono riorganizzate e c’è un nuovo fermento, mentre si danno da fare anche i ragazzi delle scuole superiori». Il weekend servirà a confrontarsi sulle prossime mosse. Si vogliono evitare azioni dettate dalla fretta, come successo in passato. Resta da capire se, per completare il Muos, tutto il materiale e i mezzi necessari sono già a disposizione all’interno della base, o se, invece, si aspetta una nuova gru e sia possibile riprendere i blocchi.
Intanto domenica a Niscemi va in scena il No Muos No Mafia Tour, una manifestazione organizzata da Radio Aut, la storica emittente creata da Peppino Impastato. Alla biblioteca comunale del centro del Calatino parleranno anche Giovanni Impastato e Salvo Vitale, dell’associazione nata per ricordare il giornalista ucciso dalla mafia.
[Video e foto di Antenne46]
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