Il primo luglio gli esperti chiamati a pronunciarsi sulla costruzione dell'impianto a Niscemi, in contrada Ulmo, dovranno confrontarsi nuovamente per chiarire i punti di contrasto. A dichiararlo, attraverso Facebook, è il docente del politecnico di Torino Massimo Zucchetti. Fino alla prossima riunione la relazione - che potrebbe subire delle modifiche - non verrà pubblicata
Muos, l’Iss chiede un nuovo incontro Divergenze tra tecnici ministeriali e regionali
«Importanti divergenze su alcuni aspetti tecnici». Per questo motivo la pubblicazione della relazione dell’Istituto superiore di sanità sul Muos – l’impianto in costruzione a Niscemi, all’interno della base militare Usa – è stata rinviata. A renderlo noto, attraverso Facebook, è Massimo Zucchetti, docente del Politecnico di Torino e uno degli esperti delegato dalla Regione. Lo studio era atteso per la scorsa settimana, ma solo adesso si conosce il motivo del ritardo.
Che i pareri tra i tecnici dell’Istituto e quelli nominati dellassessorato regionale all’Ambiente fossero discordanti lo aveva spiegato lo stesso Zucchetti qualche giorno fa a CTzen. Pomo della discordia è la differente posizione sugli effetti dell’elettromagnetismo. Infatti, spiega lo stesso docente, «a causa di importanti divergenze su alcuni aspetti tecnici (principalmente sulla pericolosità delle emissioni elettromagnetiche del Muos, ma non solo) fra gli esperti del Iss ed alcuni componenti del tavolo tecnico di confronto sul Muos (fra cui i tre esperti raccomandati dalla Regione Sicilia, fra cui il sottoscritto) vi sarà una ulteriore riunione del tavolo tecnico presso Iss il primo luglio a Roma, per continuare la discussione».
Dal nuovo confronto tra gli studiosi sarà possibile ricevere una notizia attesa sia dal fronte degli attivisti che si battono contro l’impianto in costruzione in contrada Ulmo che dei vertici militari statunitensi. «Fino ad allora – scrive ancora Massimo Zucchetti – è (sarebbe) riservata sia la diffusione della relazione Iss (che tra l’altro a questo punto potrebbe anche essere modificata) che delle note di commento degli altri componenti il tavolo tecnico». Il docente ha deciso di rendere nota la situazione per chiarire il percorso tortuoso di una vicenda di tale portata. «C’era comprensibilmente un poco di confusione in giro. Così dovrebbe esser chiaro: su cosa ci riservi il futuro, lo scopriremo solo vivendo». All’ombra o meno delle grandi parabole made in Usa.