Muos di Niscemi: cantiere illegittimo, ma la Polizia sta con gli Usa/IL VIDEO

Sempre altissima la tensione a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, davanti alla base della Marina Americana dove si stanno ultimando i lavori del Muos, il nuovo sistema di parabole satellitari Usa, tra le proteste del territorio, nonostante la revoca delle autorizzazioni imposta dal governo regionale.

“Signori buon giorno, dobbiamo consentire il transito dei militari statunitensi, siete pregati di spostarvi dalla sede stradale per non rendervi responsabili di reati e altre violazioni…”. E la storia si ripete, quasi ogni giorno davanti all’ingresso alla base NRTF di Niscemi. A mezzi civili e militari viene garantito il passaggio dagli uomini della Polizia di Stato e le scene che si vedono sono sempre le stesse.

Un gruppo di mamme e attivisti no Muos si mettono seduti in terra cercando di ostacolare il passaggio dei mezzi, i poliziotti intervengono risoluti, sollevandoli di peso e trascinandoli via, li “spostano” dalla sede stradale. Niente violenza nell’aria, ma tanta tantissima determinazione da parte della Polizia, che pure, nel rispetto della revoca imposta del governo regionale, dovrebbe impedire agli operai di oltrepassare i cancelli della base di un cantiere ‘illegittimo” e non ai manifestanti di protestare per il rispetto della legge.  Tantissima rabbia da parte degli attivisti.

Fra i manifestanti ‘spostati’ dalle Forze dell’Ordine, una mamma grida di essere incinta e minaccia denunce se accadrà qualcosa al suo bambino. Un uomo grida forte di essere portatore di defibrillatore e che basta un colpo da niente per creargli problemi seri. Gridano forte entrambi, ma non si spostano. 

Infine, devono cedere e vengono tratti via con forza dai poliziotti. 
Si contano i “danni”: graffi ad una gamba per uno dei giovani, niente di grave per una mamma che, spinta via, era scivolata in terra, battendo la schiena prima e la testa. E’ rimasta in terra diversi minuti, è stata soccorsa dal 118. Accompagnata in ospedale, per fortuna, è stata dimessa poco dopo.
Insomma, anche oggi i mezzi sono entrati nella base. Anche oggi, la rabbia incontenibile degli attivisti, ha dovuto cedere allo strapotere degli americani, supportati dalle Forze dell’Ordine italiane. La gente di Niscemi è stanca, ma non demorde, la resistenza continua, sebbene serva a ben poco… tutto procede come i signori “dall’alto” hanno deciso che proceda. Il tutto in barba ad una volontà popolare, ad una “sovranità popolare” che in Sicilia, evidentemente, non conta nulla.

Intanto, tutte le attese si concentrano sul 10 Maggio, giorno in cui il Tar si pronuncerà sull’incredibile ricorso proposto dal governo italiano contro la revoca delle autorizzazioni.

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