Il congresso federale del movimento per le autonomie, riunito nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 luglio presso l'hotel ergife di roma, alla presenza dei 250 delegati convenuti da diverse regioni d'italia, ha eletto il comitato federale, composto da 138 membri.
Mpa, verso un partito federalista
Il Congresso federale del Movimento per le Autonomie, riunito nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 luglio presso l’Hotel Ergife di Roma, alla presenza dei 250 delegati convenuti da diverse regioni d’Italia, ha eletto il comitato federale, composto da 138 membri.
Al comitato federale è adesso delegato il compito di provvedere alla designazione del nuovo segretario federale che subentrerà al segretario uscente, l’onorevole Raffaele Lombardo, presidente della Regione siciliana, e della direzione.
Il Congresso ha approvato, all’unanimità, il documento politico – redatto dalla apposita commissione – che sancisce la nascita del nuovo percorso del Movimento, individuandone priorità programmatiche e strategie di attuazione, in direzione di un soggetto di carattere interregionale.
Questo nuovo soggetto, in grado di recepire le varie istanze territoriali, dovrà evolvere, sulla base della positiva esperienza di Governo maturata in Sicilia sotto la guida del presidente Raffaele Lombardo, in direzione della costituzione di un movimento nazionale di natura federale fondato sui principi della collegialità, della tutela delle autonomie locali, per l’applicazione dei principi del federalismo e per lo sviluppo partecipato.
In seno al Congresso, è stato adottato il nuovo Statuto, redatto dalla apposita commissione ed approvato all’unanimità nella mattinata odierna da tutti i delegati ai lavori. Il nuovo Statuto del Movimento per le Autonomie si caratterizza come un testo ispirato ai principi democratici e presenta numerosi elementi di innovatività.
A livello locale, tutte le decisioni dei militanti saranno adottate per via telematica. Negli organi direttivi vengono fissate precise quote di rappresentatività: un terzo dei componenti dovranno essere donne ed un terzo giovani.
Approvate inoltre alcune mozioni congressuali finalizzate ad intraprendere tutte le opportune iniziative per l’abolizione dell’IMU, per il contrasto alle politiche centraliste del governo e per l’apertura dello scalo di Comiso.
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