Ai chiavettieri e Calamida si sono visti notificare due disposizioni di chiusura di cinque giorni da parte dei vigili urbani che continuano ad applicare il regolamento sulla sospeso dal Cga. Il ricorso dei locali è stato accolto dal tribunale amministrativo che ha fermato la disposizione del Comune
Movida, multe a due pub subito bloccate dal Tar «Combattere gli abusivi, non chi paga le tasse»
Il regolamento sulla movida continua a far parlare di sè in città, e, malgrado sia stato sospeso dal Cga continua a produrre provvedimenti. Due noti pub del centro storico: Calamida e Ai Chiavettieri, infatti, si sono visti arrivare due notifiche di chiusura per cinque giorni disposte dopo un controllo da parte della polizia municipale, per le proiezioni acustiche esterne ed emissioni sonore esterne. I due Pub hanno fatto immediatamente ricorso al Tar che si è pronunciato subito accogliendo i ricorsi dei due gestori.
Il Cga, circa venti giorni fa, aveva evidenziato come l’articolo 6 del regolamento comunale sulla movida risultasse illegittimo nella parte in cui dispone divieti sulle emissioni sonore, troppo generici che non consentono l’obiettivo accertamento e misurazione di una condotta ritenuta illegittima. Ciononostante, l’Assessore alle Attività Produttive Giovanna Marano, aveva affermato che l’ordinanza del Cga non avrebbe cambiato nulla.
La tesi accolta dal Tar è quella dell’avvocato Giovanni Puntarello secondo cui nessuna norma consentirebbe al comune di disporre la chiusura dei locali per la violazione delle disposizioni in materia di acustica, l’operato dell’amministrazione comunale risulta quindi illegittimo perché non può applicare le disposizioni che sono state sospese.
«Il comune di Palermo malgrado la sospensione del Regolamento sulla movida – spiega Gabriele Calandrino, proprietario del pub Ai Chiavettieri – continua a farci spendere soldi per avvocati e ricorsi. Sembra proprio che si sia fissato con noi locali che paghiamo le tasse e cerchiamo di avere sempre tutte le carte in regola piuttosto che concentrarsi con tutti i locali abusivi che in centro sono rigogliosi».