Movida, mal di pancia per pugno duro del Comune Piampiano: «Ascolterò tutti ma quadro allarmante»

«Sono aperto al confronto, riceverò chiunque e ne palerò con il sindaco. Però sia chiaro: non ci siamo alzati una mattina e ci siamo inventati questa ordinanza sulla movida. È frutto di un lavoro tra istituzioni e organi di controllo, e il quadro che è emerso è allarmante. Per rimetterla in discussione servono argomenti molto forti». Seppur disposto al dialogo senza alcuna prevenzione, l’assessore Leopoldo Piampiano non sembra tuttavia intenzionato a retrocedere di un millimetro nei confronti di chi trasgredisce. A far discutere, ancora una volta, è la nuova ordinanza sulla cosiddetta movida che per 60 giorni imporrà ulteriori restrizioni ai pubblici esercizi come pub, pizzerie e ristoranti. Un pugno di ferro, tuttavia, che ha suscitato non pochi mal di pancia tra i commercianti, soprattutto del centro storico, tra i più bersagliati. Al punto da spingerli a invocare un passo indietro con l’introduzione di alcuni distinguo.

Una sorta di «principio di gradualità», come suggerito dall’associazione che riunisce i pubblici esercizi di Confcommercio Palermo, la Fipe, guidata dal presidente Antonio Cottone che, proprio oggi pomeriggio, consegnerà all’assessore alle Attività economiche un documento che raccoglie le proposte frutto delle osservazioni tra i propri iscritti. Tra i temi più caldi, avverte Cottone, l’eccessiva severità delle sanzioni, tenuto conto che «non c’è una effettiva distinzione nell’uso del suolo pubblico tra chi è totalmente abusivo e chi invece, anche per una semplice svista di pochi centimetri, rischia di incorrere nelle stesse sanzioni. L’auspicio – ribadisce – è di rivedere le pene affinché ci sia una maggiore equità. Quello che serve è più severità verso chi è totalmente abusivo, è quello che va punito. Perché sono poi costoro, che agiscono nella totale illegalità, ad alimentare un clima di rabbia tra i residenti». 

Ad alzare il livello dello scontro, in effetti, le continue lamentele da parte dei diversi comitati di residenti dei quartieri interessati dalla movida, finite sul tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Antonella De Miro. Un regolamento, però, c’era già: ma non ha ottenuto gli effetti sperati. Per questo il primo cittadino ha deciso di rafforzare ulteriormente le sanzioni a partire dal 18 luglio scorso: dieci giorni di chiusura alla prima violazione, 20 alla seconda, 30 alla terza, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie (da 25 a 50 euro, con un massimo di 150 euro per ogni violazione accertata). Ora si chiede minore severità, ma la strada appare in salita. 

«Vorrei fosse chiaro che questo inasprimento si è reso necessario al termine di un lungo lavoro affrontato in prefettura – spiega Piampiano – I provvedimenti e i regolamenti in atto non vengono rispettati e, quindi, dal comitato è partita una richiesta di maggiore incisività sulle sanzioni. Condivido anche il malessere da parte di chi rispetta le regole, ma il problema è che questo inasprimento è dovuto a una tensione sociale. È chiaro che l’abusivo viene perseguito in maniera diretta, ma è chiaro che ci sono atteggiamenti da parte di esercenti che sono autorizzati a far qualcosa, ma in realtà ne fanno altre». Sul tavolo, rimangono le richieste degli esercenti che si possono condensare in «buon senso ed equità». Difficile, però, che a breve possa esserci uno stravolgimento del testo, visto che si tratta comunque di un regolamento sperimentale, anche se l’assessore non mette paletti.

«Ascolterò tutti – ribadisce ancora una volta – però mi sembra chiaro che una ordinanza, frutto di un lavoro così complesso, per rimetterla in discussione servono argomenti molto forti che io, pur senza mettere il carro davanti a buoi, al momento non posso immaginare, e li conoscerò più tardi. È chiaro che questa amministrazione di fronte al mancato rispetto delle regole non può rimanere insensibile, eppure chi rispetta le regole non ha nulla da temere. Non si tratta di accanimento nei confronti di qualcuno – conclude -, ma soltanto il rispetto delle regole che devono essere sempre applicate».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]