Le forze dell'ordine hanno denunciato la titolare della società Tavolacci Rosa, e il padre di quest'ultima. Avrebbero occupato abusivamente un terreno di ottomila metri quadrati per adibirlo alla rottamazione di veicoli. Sotto la lente d'ingrandimento anche il bar Carciola di via Matteotti. Guarda le foto
Motta Sant’Anastasia, sequestrata ditta di demolizione Controlli e sanzioni nei bar di Misterbianco e Catania
Un’area di circa ottomila metri quadrati con un capannone, centinaia di autoveicoli e moto da demolire, insieme a tonnellate di pezzi di ricambio e rifiuti speciali. È quello che, nella giornata di ieri, hanno sequestrato gli agenti di polizia del commissariato di Borgo-Ognina a una ditta di autodemolizioni di Motta Sant’Anastasia. Denunciati la titolare e il padre della stessa, ritenuti dalle forze dell’ordine vertice e gestore di fatto della ditta Tavolacci Rosa, che avrebbero occupato abusivamente la zona con l’aggiunta dell’assenza di alcune autorizzazioni.
I controlli, con il supporto della polizia provinciale, vigili urbani e Azienda sanitaria provinciale, sono stati estesi anche nel territorio di Misterbianco e Catania. Nel primo Comune sotto la lente d’ingrandimento è finito il bar Carciola di via Matteotti. La titolare è accusata di frode in commercio per avere venduto prodotti surgelati senza la necessaria indicazione nel listino degli ingredienti. Altri alimenti non sarebbero stati conservati in maniera idonea. Dentro il laboratorio le forze dell’ordine, come scrivono in comunicato inviato alla stampa, hanno trovato «scarsa pulizia», e per questo motivo l’attività è stata sanzionata con una multa di duemila euro.
Altri controlli nel quartiere Barriera di Catania. In piazza Condorelli è stato sanzionato il titolare di un chiosco bar per occupazione abusiva del suolo pubblica. In via Empedocle è stata invece sottoposta a controllo un’officina meccanica. Al titolare è stata contestata la mancanza della relazione tecnica dell’impianto acustico e la mancanza dell’autorizzazione per l’accesso carrabile con conseguente sanzione di mille euro.