Si è conclusa a Troina, l'esposizione dedicata all'importante pittore. Alcuni quadri torneranno in Svizzera, mentre uno rimarrà nel centro dell'Ennese fino alla prossima estate. Il sindaco Fabio Venezia sottolinea l'importanza di rilanciare economicamente il territorio tramite l'arte
Mostra di Tiziano, fare cultura nei piccoli Comuni «Quattromila visite anche se mancano le strade»
Chiusi i battenti della Torre Capitania, lo storico edificio troinese che ha ospitato la rassegna d’arte Omaggio a Tiziano – Capolavori a confronto, per gli organizzatori è tempo di tracciare un bilancio dell’evento. La mostra che ha esposto due opere di Tiziano, affiancate dai dipinti dei seguaci di Antonello da Messina, dei fratelli Luini e del pittore fiammingo Ravesteyn, ha avuto una vasta eco sia sulla stampa regionale che nazionale, caratterizzando la cittadina normanna come polo di attrazione turistica dell’entroterra isolano. «Il bilancio è senz’altro positivo – afferma il sindaco di Troina Fabio Venezia – sia in termini di presenze, con circa quattromila visitatori, sia per quanto riguarda il giudizio degli studiosi. Un evento culturale di grande spessore che ha reso Troina una delle capitali siciliane della cultura».
Un’idea di sviluppo del territorio fondato sulla cultura e sulla promozione dei propri beni culturali che il primo cittadino intende perseguire anche nei prossimi mesi. «Recentemente – prosegue Venezia – insieme a Paolo Giansiracusa, curatore della mostra su Tiziano, sono stato in Svizzera per prendere parte a una importante iniziativa culturale organizzata da Claudio Metzger, durante la quale abbiamo discusso di futuri progetti espositivi a Troina che renderemo pubblici al momento opportuno. Oggi – aggiunge il primo cittadino – posso soltanto annunciare che, mentre il Ritratto di Dama e la Madonna delle Rose in Trono rientreranno in Svizzera, per essere esposti in altri prestigiosi musei, il ritratto di Paolo III col camauro di Tiziano rimarrà in esposizione a Troina fino all’estate del 2017, dandoci la possibilità di organizzare altri eventi culturali attorno alla figura dell’artista veneziano».
La mostra ha rappresentato anche un momento importante per la città di Troina. Per la prima volta delle opere di Tiziano sono state esposte a sud di Napoli e ad accoglierle è stato un centro che conta meno di diecimila abitanti. Il primato raggiunto, oltre ad aver acceso i riflettori sulla prima capitale normanna di Sicilia, ha avviato una riflessione sulle potenzialità e sul contributo che anche i piccoli centri possono dare per il rilancio del turismo culturale in tutta l’Isola. «Il modello di sviluppo virtuoso fondato sulla valorizzazione dei beni culturali – continua il primo cittadino troinese – sta iniziando a dare importanti risultati in termini di ricadute economiche e ne darà altre quando riusciremo a mettere a regime il sistema culturale e turistico. La Sicilia è conosciuta per il mare, l’Etna e l’archeologia, ma c’è ancora tanto altro da scoprire nella parte interna. L’idea a cui stiamo lavorando – aggiunge Venezia – è la creazione di un itinerario dei borghi medievali che coinvolga anche i quattro più importanti parchi naturalistici dell’Isola».
Un progetto strategico, da realizzare in rete con altri enti, al quale sarà necessario il supporto delle istituzioni regionali, non solo sul piano economico. «Non possono essere solo gli enti locali a occuparsi del rilancio culturale e turistico della Sicilia interna – prosegue Venezia -. Occorre una strategia di più ampio respiro da parte della Regione con politiche mirate alla riqualificazione dei centri storici, alla valorizzazione dei beni culturali, alla creazione di infrastrutture viarie adeguate e alla promozione in Italia e all’estero dell’offerta turistica siciliana. Il contesto attuale – aggiunge il primo cittadino – può favorire davvero un salto di qualità dato che altre aree del Mediterraneo vicine a noi, ad esempio Egitto e Tunisia, a causa delle guerre e dell’instabilità politica, non attraggono più flussi turistici come prima. La posizione strategica della Sicilia nel più ampio contesto del Mediterraneo – conclude Venezia – può giocare un ruolo fondamentale».