Ha trascorso la notte nella camera di sicurezza della questura, Pietro Sclafani, il commerciante palermitano che, ieri, ha travolto ed ucciso Tania Valguarnera. Il pirata della strada contesta il test antidroga e ribadisce di non essere un drogato
Morte Tania Valguarnera, Sclafani in tribunale I familiari:«Non è un criminale»
Bocche cucite da parte degli avvocati difensori di Pietro Sclafani, il panettiere che a breve sarà processato al tribunale di Palermo per direttissima per omicidio colposo e omissione di soccorso nei confronti di Tania Valguarnera, la giovane ragazza uccisa ieri mattina in via Libertà. «Ancora dobbiamo visionare il fascicolo – dicono a Meridionews gli avvocati, Ninni Reina e Marco Lo Giudice -. La situazione è abbastanza delicata. Non possiamo dirvi nulla se non che il nostro assistito contesta i narcotest che gli sono stati fatti. Gliene sono stati fatti due, il primo è risultato negativo, il secondo positivo a 5 tipi disostanze. Lui continua a ribadire che non è un drogato».
Presenti nell’aula IV del tribunale anche i familiari del pirata della strada, risultato positivo al narcotest ed a cui era già stata ritirata la patente per eccesso di velocità.
«Pietro non è un criminale. Abbiamo due avvocati, parlate con loro. Non vogliamo dirvi altro» sono le uniche parole che a stento riescono a dire prima del processo i parenti dell’arrestato. L’udienza sarà seguita dal giudice della III sezione penale del tribunale di Palermo, Daniela Vascellaro.