Monti si ritira. Montezemolo pure. E’ vero o preparano la discesa in campo?

Mario Monti si ritira. E Luca Cordero di Montezemolo sembra avere tutta l’intenzione di seguirlo. “Senza un impegno diretto di Monti sarà difficile esserci”, avrebbe fatto sapere il manager della Ferrari che, in verità, ha già dato vita al movimento “Italia futura”.

Insomma, senza il Professore Montezemolo non se la sente di scendere nell’agone politico.

Monti, da parte sua, avrebbe deciso di ritirarsi subito. Anzi, subito dopo l’approvazione, da parte del Parlamento, della legge di stabilità. Lo ha anche comunicato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano. Ma c’è chi non crede al ritiro di Monti e di Montezemolo.

Questa, alla fine, potrebbe essere solo tattica. Lo scenario potrebbe essere un altro. Quale? La discesa in campo dello stesso Monti appoggiato da Montezemolo, dall’Udc di Casini e da Futuro e libertà di Fini. (sopra, a sinistra, foto tratta da unionesarda.it)

Ad accelerare questa svolta – ovvero l’ufficializzazione della candidatura di Monti, o il suo ritiro: le due possibilità procedono di pari passo – è stata l’apertura della crisi di Governo e l’annuncio di Berlusconi di scendere ancora una volta in campo.

Molto probabilmente, tutti i protagonisti dell’area moderata italiana – da Casini a Fini, da Montezemolo allo stesso Monti – pensavano che il Cavaliere, ormai ultrasettantenne, dopo quasi vent’anni di continue ‘discese in campo’, si facesse da parte. Invece Berlusconi è di nuovo lì, e va pure dicendo in giro che lui se si getta nell’agone politico lo fa per vincere.

La mossa del Cavaliere ha costretto tutta l’area moderata a rivedere i piani. Anche perché Berlusconi un pezzo di elettorato dietro se lo porterà comunque: tutti voti tolti ai vari Casini, Montezemolo, Fini e, naturalmente, Monti.

Il capo del Governo ormai in crisi, come già ricordato, ha annunciato il suo ritiro. Ma, come già accennato, potrebbe essere solo una tattica. Alla fine, lo ribadiamo, Monti potrebbe essere il candidato appoggiato da Casini, Montezemolo e Fini. Che, non a caso, hanno già pronto il ‘battesimo’ dell’alleanza in un incontro pubblico previsto il prossimo 21 dicembre.

Ma c’è chi sussurra che Monti potrebbe ritirarsi per davvero. Almeno fino alla celebrazione dell ormai imminenti elezioni politiche, previste per marzo 2013. Questo perché, ormai, dopo un anno di Governo con risultati non proprio esaltanti (e con grandi sacrifici imposti agli italiani), Monti non sarebbe ‘appetibile’ sotto il profilo elettorale.

Così andrebbero avanti Casini, Fini e Montezemolo. Che poi, una volta incamerati i voti, riproporrebbero Monti come ministro dell’Economia.

E allora? Resta, in ogni caso, la candidatura di Berlusconi. Anche se piuttosto appannata (si dice che una trentina di parlamentari uscenti del Pdl sarebbe disposti a lasciare il loro Partito e a seguire Monti, Casini e Montezemolo). Con la sua mossa il Cavaliere punta a diventare l’ago della bilancia. I motivi della sua campagna elettorale sembrano già scritti: farà una campagna elettorale mettendo in evidenza tutti i limiti – che purtroppo sono tanti – dell’Unione Europea, della Banca centrale europea e dell’euro.

 

 

 


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