Incontro ieri sera tra i cittadini che dal 7 ottobre hanno «liberato» lo spazio di proprietà del Comune e parte della giunta Orlando. La proposta è di realizzare una coesistenza tra le attività del teatro Biondo e la nuova esperienza. Per arrivare a «un regolamento comunale sui beni comuni».
Montevergini, gli occupanti incontrano l’amministrazione «Riconoscimento politico, ora coesistenza col Biondo»
Parziale cambio di marcia della giunta Orlando nei confronti dell’occupazione del teatro Montevergini. Quando il 7 ottobre scorso circa trenta cittadini sono entrati all’interno dello spazio culturale – rivendicando una nuova gestione dello stabile di proprietà del Comune – una prima nota dell’amministrazione aveva nettamente condannato il gesto. Successivamente l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano, interpellato da Meridionews, aveva dichiarato di essere pronto al dialogo ma «fuori dal teatro». Ieri sera invece, alla consueta assemblea indetta dagli occupanti, hanno partecipato lo stesso Cusumano, l’assessore alla Mobilità Giusto Catania e l’assessora alla Scuola Barbara Evola. Un incontro che gli occupanti definiscono prima di tutto «un riconoscimento politico». Per poi chiarire che «noi al momento non usciamo e continuiamo a dormire all’interno degli spazi».
Da piu’ voci viene fuori che il confronto aperto con gli assessori si è rivelato proficuo e allo stesso tempo passaggio interlocutorio. «Si è ribadito che la questione posta con la riapertura del Montevergini – scrivono gli occupanti in una nota – non riguarda soltanto uno spazio o un settore, ma è di natura culturale, sociale e politica in senso ampio. Riguarda le forme di governo di cui la città si dota e la costruzione di processi di organizzazione dal basso; in questo senso s’intende anche l’occasione per ricostruire un senso di responsabilità delle persone nei confronti di interessi locali e globali». Allo stesso tempo si è chiarito come l’occupazione non intaccherà le previste attività del teatro Biondo, in vista anche della prospettiva sulla quale l’amministrazione punta da tempo, ovvero il riconoscimento del Biondo come teatro nazionale. La proposta degli occupanti è di realizzare «una forma di coesistenza tra il processo avviato e l’utilizzo dello spazio da parte del Teatro Biondo, a cui è riservato l’utilizzo della ex chiesa adibita a sala teatrale, tramite forme di uso condiviso le cui modalità saranno discusse in maniera assembleare e trasparente. Per superare gli attuali limiti normativi s’intende intraprendere un percorso che porti all’approvazione di un regolamento comunale sui beni comuni, partendo da un periodo di sperimentazione in questo spazio».
Intanto proseguono le attività, le assemblee e le iniziative artistiche e culturali all’interno del Montevergini che gli occupanti definiscono «liberato». Domani sera alle ore 21 verrà proiettato il docu-film “Gli uomini di questa città io non li conosco – vita e opera di Franco Scaldati”, di Franco Maresco che sostiene il nuovo possibile corso del teatro. Mentre sabato spazio ai concerti con le esibizioni dei Bahobab e dei yes/se:f.