Montagne di rifiuti in tutta la città I netturbini bloccano la raccolta per protesta

In piazza a manifestare per rivendicare il proprio stipendio. Sono i lavoratori catanesi legati al Comune etneo delle cooperative socio assistenziali, ma anche quelli della Ipi Oikos che si occupano della raccolta della nettezza urbana. Il ritardo nei pagamenti è cronico e il loro grado di sopportazione è arrivato al limite. Soprattutto per quanto riguarda gli assistenti sociali.

[HTML1]

Dall’altro  ieri i netturbini hanno deciso di non raccogliere la spazzatura della città in segno di protesta e le conseguenze cominciano a vedersi. I cassonetti sono pieni e spesso circondati da sacchetti. Carte, bottiglie e spazzatura di vario tipo, poi, anche per colpa del vento, sono sparsi per la città. Così piazza Duomo come piazza Vincenzo Bellini, più famosa come piazza Teatro Massimo, si presentano a catanesi e turisti sporchi come non mai. «Ci dispiace per i nostri concittadini, ma non siamo stati noi a buttare la spazzatura per terra, ci siamo limitati a non raccoglierla per protestare per i nostri diritti» afferma Orazio Lopis, uno dei lavoratori.

«Purtroppo i catanesi non sono molto civili. Non pongono attenzione e sporcano ovunque. A volte non scendono neanche dalla macchina per gettare il proprio sacchetto dentro il cassonetto. Qualcuno addirittura lo posiziona sul cofano per farlo cadere con una frenata brusca. Così se noi non passiamo a pulire la differenza si nota» aggiunge un altro lavoratore, Salvo Scalia.

Ai dipendenti Ipi – Oikos lo stipendio manca da meno tempo rispetto ai lavoratori delle cooperative, ma la precarietà della situazione non li fa lavorare e vivere con tranquillità. «Siamo indietro di una mensilità, ma questa storia va avanti da almeno un anno» lamenta ancora Lopis. Ieri, dopo un incontro tra amministrazione e sindacati è stato proposto loro un acconto di 500 euro «ma li abbiamo rifiutati perché non sapevano darci una tempistica e perché vogliamo tutto ciò che ci spetta» conclude Lopis.

A pochi metri da piazza Duomo, in piazza Università, da mesi è in scena un’altra protesta. «Ci occupiamo della salute e dell’assistenza dei meno fortunati come disabili e minori, ma dopo tutti questi mesi senza stipendio non sappiamo più come fare» lamenta una delle lavoratrici socio-assistenziali. Il mensile non gli viene accreditato da sette mesi. Molte le manifestazioni di protesta organizzate per richiedere ciò che dovrebbe essere loro dovuto, ma mai nulla è cambiato. E così dallo scorso lunedì stazionano in piazza Università 24 ore su 24. Una situazione che non trova soluzione e che va avanti dalla scorsa gestione municipale di Umberto Scapagnini. «Dall’amministrazione ci allargano le braccia e ci dicono che soldi non ce n’è» afferma il segretario regionale Usb dei lavoratori del privato Corrado Tabbita Siena. «Siamo esasperati ed anche impotenti, purtroppo» aggiunge un altro dei lavoratori.

Tutti in piazza ad aspettare che qualcosa possa cambiare. Intanto alla città mancano i servizi essenziali.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]