Giovanni Ignaccolo aveva sette anni. Da tempo stava male, dopo essere caduto nel vano delle scale della propria abitazione a Ispica. Prima di morire ha detto ai genitori cosa fare. Serviranno a comprare un oscillometro per il reparto di Pediatria dell'ospedale Maggiore
Modica, bimbo lascia i propri risparmi a ospedale «Comprate qualcosa che serva agli altri pazienti»
«Con i miei risparmi comprate attrezzature ai bambini». Questo il desiderio, l’ultimo, di Giovanni Ignaccolo, bambino di sette anni di Modica morto ad aprile dopo quattro anni di sofferenze. Il piccolo era caduto nel vano delle scale della propria abitazione a Ispica, un incidente che lo ha costretto a lunghe cure e sofferenze che non sono riuscite a tenerlo in vita.
Prima di morire, però, il bambino ha chiesto ai genitori di utilizzare i propri risparmi – circa mille euro – per comprare qualcosa che potesse servire agli altri bambini ricoverati nell’ospedale Maggiore di Modica, la struttura che in questi anni si è presa cura di lui. L’ultima volontà del bambino è stata esaudita. «Mio figlio – racconta la giovane mamma, Valeria Civello – ci ha dato emozioni uniche e irripetibili; oltre a una bella lezione di bontà e altruismo. In realtà il suo sogno era quello di comprare l’ospedale con i suoi risparmi. Devo dire che nella divisione di pediatria lo hanno curato tutti, medici e infermieri, con un affetto non comune, che francamente non ho trovato in altre strutture super specializzate del Nord».
Il padre e la madre del bambino hanno incontrato il primario di Pediatria dell’ospedale, Ferdinando Zocco, e insieme hanno concordato che i soldi di Giovanni serviranno a comprare un oscillometro. Uno strumento utilizzato per la misurazione dell’espansibilità delle pareti arteriose di un arto.