Misterbianco, un hub per vaccinare 80mila cittadini Cocina: «Il territorio ha bisogno di grandi strutture»

Il supporto alla campagna anticovid nell’area etnea, tramite la creazione di nuovi hub vaccinali sul territorio, è stato il tema al centro della Conferenza di servizi che si è svolta stamane nella sede catanese della regione siciliana. Il primo tra questi sarà l’hub di Misterbianco. Nelle scorse settimane, la commissione straordinaria del Comune aveva richiesto l’apertura di una struttura destinata ai vaccini sul proprio territorio, individuandola nell’auditorium Nelson Mandela. Una soluzione che darebbe un punto di riferimento sicuro, in tal senso, al vasto comprensorio che include i comuni di Motta Sant’Anastasia, Camporotondo Etneo e San Pietro Clarenza, per un totale di circa 80mila utenti.

Il commissario straordinario del Comune di Misterbianco, Salvatore Caccamo, non ha dubbi: «Ritengo che l’hub vaccinale misterbianchese potrebbe diventare strategico, tenendo presente che abbraccerebbe i cittadini dei comuni vicini. Avevo inoltrato un’istanza specifica perché lo ritengo di supporto alle attività dell’hub di Catania. Negli scorsi giorni abbiamo già effettuato qualche sopralluogo preliminare con i tecnici della Protezione civile». Alla Conferenza hanno preso parte, inoltre, il commissario per l’emergenza Covid Pino Liberti, l’Azienda sanitaria provinciale di Catania, i vigili del fuoco . Con la partecipazione, inoltre, dei capi settore del comune di Misterbianco Vincenzo Orlando per il parere tecnico, Anna Maria Milazzo per il parere urbanistico e il dirigente generale regionale della Protezione civile, Salvo Cocina, che ha aggiunto: «Nella provincia di Catania vogliamo raggiungere oltre 11mila vaccinazioni al giorno per tentare di avere la totale copertura entro i primi di settembre. Questo obiettivo si può raggiungere potenziando le strutture delle aziende ospedaliere, ma anche con nuovi hub».

Cocina, inoltre, annuncia l’apertura a breve di altre strutture analoghe sul territorio etneo: «Oggi approviamo i progetti di allestimento delle nuove strutture di Misterbianco, Acireale, Sant’Agata li Battiati con altri in programma, su tutti Caltagirone. Con questa capacità straordinaria si possono raggiungere obiettivi ambiziosi. Si tratta di una campagna di vaccinazione massiva, ecco perché servono strutture capaci di fare grandi numeri. Le strutture già esistenti? Fanno poche vaccinazioni, pochi numeri e quindi l’obiettivo diventa irraggiungibile. Inoltre si entrerebbe in commistione con l’attività esistente».

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