Le carcasse sono state probabilmente trasportate da un grosso camion e gettate nella notte. Stamattina lo sgomento dei cittadini. La sindaca Stadarelli: «Questo scherzetto ci costa cinquemila euro. Sono convinta che non sia stata una cosa causale, ma pensata»
Misilmeri, 26 tonni abbandonati nel fiume Eleuterio «I controlli ci sono, ma è una terra senza speranze»
«Vi avevo promesso il mare a Misilmeri e invece sono arrivati i tonni». Ironizza per sdrammatizzare, Rosalia Stadarelli, sindaca di Misilmeri. Ma c’è davvero poco da ridere di fronte alle numerose carcasse abbandonate nell’alveo del fiume Eleuterio ritrovate questa mattina. «Sono veramente stupita – scrive la prima cittadina sui social -. Umorismo a parte, sono indignata dal vile gesto fatto da delinquenti che hanno deciso con un piano sicuramente organizzato di abbandonare 26 enormi tonni».
«Confido nell’attività che svolgeranno le forze dell’ordine affinché puniscano chi ha deciso di commettere un atto così brutale per il nostro territorio – continua -, considerato che il Comune è stato costretto a sostenere notevoli spese per smaltire i poveri tonni morti». Tra i cittadini regna sovrano lo sgomento, specie di fronte alle foto di quelle carcasse in decomposizione. «Ci vogliono più controlli in quella zona – risponde un cittadino -. Questo gesto è l’ultimo fatto di una serie di atti contro la natura (rifiuti abbandonati) da parte di delinquenti a piede libero». Ma davvero basterebbe questo per impedire scene talmente inusuali? La sindaca Stadarelli non sembra infatti dello stesso avviso.
«Quante telecamere dobbiamo mettere? – osserva infatti la prima cittadina -. Questa è una questione di dignità, è la mentalità che deve cambiare. Come lo controlli di più il territorio? Vado dentro le case di ogni persona, sparo a qualcuno? Noi facciamo già molto sul territorio, penso ad esempio ai risultati ottenuti con la differenziata. Ma la nostra terra è senza speranze». C’è una certa amarezza nelle parole della sindaca, che non nasconde di essersi spesa con tutte le sue energie durante gli ultimi anni del suo mandato. «Questo scherzetto ci costa cinquemila euro, intanto. E quello che mi fa arrabbiare di più è che non credo che vengano da Misilmeri, ma da fuori. C’è un grosso giro d’affari evidentemente».
Stadarelli infatti ripensa da tutto il giorno alla possibile dinamica che può aver portato allo scenario che si è ritrovata di fronte poche ore fa. «Devono averli portati con un grosso camion, parliamo 26 tonni paragonabili a 26 divani – spiega -. Evidentemente in questi giorni qualcuno ha pensato che potevano esserci controlli in vista e ha pensato, non avendo forse tutto esattamente in regola, di risolvere in questo modo, sbarazzandosi di quelle carcasse». Tutto potrebbe essere avvenuto di notte, anche perché quel tratto di strada che si affaccia sul fiume è piuttosto transitato già dalle prime luci dell’alba. «C’è un ponticello di passaggio tra Misilmeri e Bagheria, una strada interna, magari qualcuno conoscendo quel passaggio ha pensato di fermarsi lì», continua a ipotizzare la sindaca.
«Bastava alzare il dietro del camion, c’è una porzione di guard rail tolto infatti, forse per l’urto, è da chiarire. E poi buttarli di sotto. Ma ne sono sicura: dietro c’è un disegno, è stata una cosa pensata e non improvvisa, lo rivelano taglia, proporzioni e numero delle carcasse abbandonate». Nulla di casuale, insomma, a sentire lei. Che adesso confida nel lavoro delle forze dell’ordine perché risalgano all’identità dei responsabili. «Capitaneria di porto, forestali, vigili del fuoco, erano tutti senza parole di fronte a una scena simile – prosegue -, sembrava un film di fantascienza. Penso davvero che non ho più nulla da vedere. C’è stata la neve al primo mandato, poi le alluvioni, gli incendi, i licenziamenti, il randagismo, la droga e la mafia. Ora pure i tonni, come siamo arrivati a questo punto?».
Se lo domanda da stamattina, Rosalia Stadarelli. Malgrado però l’amarezza e la rabbia il suo spirito battagliero sembra immutato. «Io rido ma che dovrei fare? Mi viene da sbattermi la testa al muro, ma non posso certo buttarmi troppo giù, devo dare comunque l’esempio ai miei cittadini, perciò si tenta almeno di sdrammatizzare, con tutta la consapevolezza possibile – spiega infine -. Eravamo abituati a qualche cane morto, a vicende di mucche e cavalli, ma è chiaro che questo è un episodio inusuale e nuovo. Per fortuna abbiamo scoperto che ci sono aziende ad hoc che prelevano queste cose, che sono ovviamente rifiuti speciali. Ho ancora queste 26 carcasse davanti agli occhi, ma si va avanti, scopriremo chi è stato».