Il responsabile del dicastero alle Infrastrutture è tornato in Sicilia per controllare l'avanzamento dei lavori sulla strada statale 640 Agrigento-Caltanissetta e sull'A19. Con lui il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, che ha parlato anche di ponte sullo Stretto: «Sarebbe propedeutico all'alta velocità dei treni»
Ministro Delrio visita i cantieri Anas nel Nisseno «Rispettare tempi, ma sono opere impressionanti»
Il nuovo contratto di servizio con Anas stabilisce una programmazione triennale di 23 miliardi di euro di cui 13 al Sud e «l’impegno per la Sicilia vale cinque miliardi». Così il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio è intervenuto a Caltanissetta, durante un sopralluogo sul cantiere della strada statale 640 insieme al presidente di Anas Gianni Vittorio Armani. Delrio ha rimarcato più volte l’elemento della programmazione in tema di infrastrutture, lamentando che in passato la società abbia lavorato con risorse assegnate anno per anno. «La certezza della programmazione», l’ha definita il ministro, durante la visita al cantiere della galleria Santa Barbara. Per la realizzazione delle due canne della galleria più lunga della Sicilia (oltre 4 chilometri), è in opera la mega fresa Tmb, la più grande del mondo.
«È una galleria scavata con condizioni tecnologiche impensabili fino a qualche anno fa – ha spiegato Armani -. Questa escavatrice ha permesso di creare il tunnel senza che una goccia d’acqua entrasse nel cantiere». La statale 640 è un’opera da un miliardo e mezzo di euro, partorita con la legge Obiettivo del 2001. Delrio, nel corso della sua visita, ha fatto diversi sopralluoghi per verificare l’andamento dei cantieri anche sulla strada statale 189 Palermo–Agrigento, dove sono in corso lavori per 300 milioni di euro, e sulla A-19, dove il governo nazionale ha stanziato 900 milioni, in parte già appaltati, per ammodernamento e manutenzione. «Concludere i cantieri il prima possibile per ridare fiducia a cittadini e imprese», ha detto, dopo avere toccato con mano gli enormi disagi patiti da cittadini e imprese a causa di interruzioni e numerosi semafori.
Raccogliendo il grido d’allarme dei sindaci dei territori interessati, Delrio ha dato disposizioni al termine del sopralluogo. «Ci siamo dati un programma per fare aperture parziali e impedire tutti questi semafori che rendono difficile la vita a queste comunità – ha aggiunto -. Con i sindaci ci aggiorneremo il mese prossimo, in un altro sopralluogo, per vedere se ci sono miglioramenti».
Il presidente dell’Anas ha illustrato a sua volta la tempistica. La Ss640 Agrigento-Caltanissetta sarà completata entro l’anno 2018. Nei primi mesi del 2019, la società conta di concludere gli interventi sulla Ss189 Palermo-Agrigento, di cui 24 chilometri, da Bolognetta a Manganaro, saranno realizzati a doppio senso di circolazione e nove chilometri in salita saranno invece a quattro corsie. Entro il 2018 è previsto il completamento dei lavori sulla A-19 Palermo Catania, tra viadotti, gallerie e ripristino delle carreggiate esistenti.
«La A-19 – ha detto il presidente Anas – è un’opera lungamente abbandonata, secondo l’idea che si potessero ridurre le carreggiate a una singola corsia, senza preoccuparsi che il bordo dei viadotti non era manutenuto. Un approccio incomprensibile che abbiamo invertito. Abbiamo appaltato il viadotto Morello a 50 milioni di euro, la manutenzione di gallerie abbandonate da tempo e stiamo assegnando appalti – ha sottolineato Armani – per il rifacimento di tutte le barriere e della pavimentazione. Ottantaquattro cantieri che in tre anni ricostruiranno l’infrastruttura dotandola della migliore tecnologia».
Su tutte le opere, però, incombe un grave dissesto idrogeologico. Una delle variabili che, oltre ad aumentare i costi in corso d’opera, ha comportato la chiusura del viadotto San Giuliano sulla Ss640, in prossimità del capoluogo nisseno, tagliando fuori la città dai collegamenti con l’esterno. Per ripristinare il pilone del viadotto, che ha ceduto di sei centimetri, Anas attende un progetto esecutivo da parte della Cmc di Ravenna, general contractor dell’opera, e conta di appaltare la messa in sicurezza per una spesa di 4 milioni di euro. La Strada degli scrittori, con i suoi svincoli dedicati alle penne illustri della Sicilia e due viadotti intitolati a magistrati assassinati dalla mafia, «è un opera impressionante, una sfida ingegneristica – ha detto Delrio – ma quello che conta è che i cittadini acquistino fiducia, chiudendo le opere nei tempi prefissati e riducendo i disagi per la cittadinanza».
I giornalisti poi hanno chiesto al presidente dell’Anas qual è la posizione della società sul ponte sullo Stretto, opera tornata d’attualità dopo le dichiarazioni di diversi epsonenti politici tra cui il candidato alla presidenza della regione del centrosinistra Fabrizio Micari. «Si è detto che il ponte non servisse perché non c’era la Salerno-Reggio Calabria, adesso non è più un alibi per non farlo», ha commentato Armani. Per Anas la costruzione del ponte sullo Stretto è vincolata allo sviluppo dell’alta velocità ferroviaria in Sicilia. «Non c’è nessun motivo – ha aggiunto Armani – per cui realizzare investimenti significativi per l’alta velocità in Sicilia se non hai un ponte che porta le persone in treno».