Cronaca

«Attenta: sei nel mirino»: minacce alla fondatrice del gruppo Facebook per ritrovare auto rubate a Palermo

«Stai attenta a come ti muovi» e «Sei nel mirino». Sono queste le frasi scritte in alcuni commenti sulla gruppo Facebook Oggetti smarriti o rubati – Palermo e provincia che conta circa 34.300 membri. Da anni, con la community che si è creata online, la donna aiuta a ritrovare auto rubate nel capoluogo siciliano ma anche a sventare furti e altri reati predatori. «Ecco quello che succede – ha scritto Zerbo in un posto nella pagina social in cui riporta anche i commenti lasciati da un certo Francesco (il cui cognome è stato oscurato) a provare a essere nel giusto e a credere in un mondo migliore. Gestisco questo gruppo – ha aggiunto l’amministratrice – mettendomi dalla parte delle vittime nella speranza di potere aiutare qualcuno. Ma è evidente che ad altri il mio operato può dare fastidio. Non ho ancora certezze sul da farsi e spero, in qualche modo, di essere tutelata».

A darne notizia, esprimendo solidarietà è stata la senatrice del Movimento 5 stelle Dolores Bevilacqua: «Sono inquietanti queste minacce da parte di ignoti. Il gruppo, da alcuni anni, riunisce cittadini e vittime di furti di auto nel capoluogo siciliano e, grazie al suo grande senso civico, ha contributo spesso al ritrovamento di numerosi mezzi. Fare rete – aggiunge Bevilacqua – è sempre importante e dimostra come le persone perbene siano sempre più dei delinquenti. Per questo, voglio esprimere gratitudine a tutti i cittadini che partecipano attivamente ogni giorno nel gruppo per aiutare a sventare furti o a ritrovare auto rubate e, al contempo, li invito a non lasciare sola Giovanna, che ringrazio di cuore per quello che fa. Per tutto questo, non posso che essere dalla sua parte».

«Il governo Meloni – continua la senatrice pentastellata – sembra avere abbandonato al proprio destino città come Palermo, ridimensionando politiche di welfare e non intervenendo per incrementare gli organici delle forze dell’ordine sottodimensionati. Furti e rapine – aggiunge Bevilacqua – ormai sono all’ordine del giorno. Le persone percepiscono un sensibile incremento di reati contro il patrimonio e il senso di sicurezza è in caduta libera. Le promesse non bastano. Non è accettabile che di azioni a sostegno della legalità si facciano carico semplici cittadini come gli amministratori di questo gruppo Facebook, che sopperiscono con il proprio impegno volontario ad aiutare la cittadinanza facendosi carico di incombenze che non dovrebbero spettare loro» conclude.

Redazione

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